La Bandiera blu non sventola più a Lipari. Nel 2025, dopo tredici anni consecutivi di riconoscimento, l’isola delle Eolie esce dall’elenco delle località insignite con il premio internazionale riservato ai Comuni rivieraschi virtuosi nella gestione delle spiagge e delle acque, con maggiore attenzione alla cura per l’ambiente e alla sostenibilità. Stando a quanto emerso, però, il […]
Foto di bandierablu.org
Lipari perde la Bandiera blu dopo 13 anni. L’accusa al sindaco: «Disastro di malapolitica». Ma lui minimizza
La Bandiera blu non sventola più a Lipari. Nel 2025, dopo tredici anni consecutivi di riconoscimento, l’isola delle Eolie esce dall’elenco delle località insignite con il premio internazionale riservato ai Comuni rivieraschi virtuosi nella gestione delle spiagge e delle acque, con maggiore attenzione alla cura per l’ambiente e alla sostenibilità. Stando a quanto emerso, però, il punto non sarebbe tanto la qualità delle acque – che a Lipari resta eccellente – quanto problemi di natura burocratica dovuti a inadempienze nell’invio della documentazione richiesta dalla Foundation for Environmental Education (Fee) che assegna le Bandiere blu. «È un riconoscimento importante ma – sostiene il sindaco Riccardo Gullo, provando a minimizzare – Lipari continua ad offrire un mare straordinario e paesaggi unici». Le opposizioni e molti cittadini, invece, sollevano critiche preoccupati anche dall’impatto che la perdita può avere sull’immagine turistica dell’isola.
Dovere salutare – dopo tredici anni – il simbolo internazionale di qualità ambientale e sostenibilità turistica ha colto di sorpresa gli isolani, specie gli operatori del settore che non si sono limitati alle polemiche ma hanno sollevato diversi interrogativi sul futuro della più grande delle Eolie. Secondo i primi riscontri, la revoca della Bandiera blu non sarebbe legata a un peggioramento della qualità ambientale. A pesare sull’esclusione sarebbero state, invece, inadempienze burocratiche, ritardi amministrativi e la mancata presentazione del Piano d’azione per la sostenibilità 2025-2027. Uno dei documenti richiesti dalla Fee come requisito fondamentale che avrebbe dovuto delineare le strategie del Comune su mobilità sostenibile, inclusione sociale, tutela della biodiversità, cambiamento climatico e governance partecipata.
«La Bandiera blu è certamente importante – dice il primo cittadino – ma Lipari offre ancora un mare straordinario e paesaggi unici. Stiamo investendo sul territorio, come dimostra il recente rifacimento della spiaggia di Canneto. Il nostro obiettivo – aggiunge Gullo – è riconquistare il titolo nel 2026». Di tutt’altro tono le reazioni delle opposizioni in Consiglio comunale, che hanno protocollato un’interrogazione urgente chiedendo chiarimenti al sindaco e attribuendo all’amministrazione «gravi responsabilità politiche e gestionali: Si tratta di un disastro per l’immagine dell’arcipelago – sostengono – Un segnale allarmante sullo stato della governance ambientale».
A rincarare la dose è il coordinatore comunale di Fratelli d’Italia Gianluca Giuffrè: «Una bocciatura esterna che fa male e certifica l’ennesimo fallimento dell’amministrazione. A parole si parla di sostenibilità, ma nei fatti – lamenta – si dimenticano scadenze e si trascurano adempimenti fondamentali. Resta solo la propaganda, mentre la gestione concreta del territorio è assente». Giuffrè sottolinea inoltre l’importanza della Bandiera blu per un turismo balneare competitivo, ricordando i criteri rigorosi del riconoscimento legati alla gestione dei rifiuti, alla qualità dei servizi, alla sicurezza e all’educazione ambientale. Mentre infuriano le polemiche, Lipari cerca di rilanciarsi. Una nota positiva arriva dal mondo del cinema: l’isola è attualmente set del nuovo kolossal di Christopher Nolan The Odyssey, un’opportunità importante per visibilità e promozione internazionale.