Lino Leanza il nuovo ‘re’ dell’Etna

Grandi cambiamenti politici si profilano, sotto il cielo di Catania. Tutta la politica della provincia Etnea, vecchia e nuova, è in movimento. Mosse, contromosse. Fughe, ritorni, tradimenti. Si muove l’area che fa capo al Senatore del Pdl, Giuseppe Firrarello e Giuseppe Castiglione, ormai ‘sazia’ di berlusconismo. Alla ricerca di nuove sponde è anche l’attuale Sindaco della città, il sempre più traballante Raffaele Stancanelli. Cerca nuovi approdi l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo, per parare l’emorragia in corso nel Partito dei Siciliani già Mpa e per trovare un’improbabile collocazione romana. In gran fermento quella che, un tempo, costituiva la vecchia guardia dello stesso Lombardo: Giovanni Pistorio e Lino Leanza.


I movimenti ‘politico-tellurici’ non risparmiano il centrosinistra.
Anche da quella parte si avvertono i primi scricchiolii di un sistema di potere che tiene prigioniero il centrosinistra dalla seconda metà degli anni ’80 del secolo scorso.

Il fatto che per le elezioni politiche del prossimo febbraio si voterà con il ‘Porcellum’ aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai vari Enzo Bianco, Anna Finocchiaro, Giovanni Burtone e via continuando. Anche per questa volta gli eterni parlamentari nazionali del centrosinistra catanese pensavano di essere ancora tutti dentro, visto che a ‘nominarli’ sarebbe stato Bersani.

Invece è arrivata la novità che la vecchia guardia del Pd sta cercando in tutti i modi di bloccare: le primarie.

Che significa questo? Semplice: che se si celebreranno le primarie, andranno in lista – nelle liste ‘bloccate’ del ‘Porcellum’ – i candidati più votati dalla base del Partito. Morale: Enzo Bianco e Anna Finocchiaro, per citare solo due casi emblematici, se non verranno votati dalla base, saranno fuori.

A rischio è anche la poltrona di Raffaele Stancanelli. Già esponente di An, da sempre vicino a Maurizio Gasparri, l’attuale Sindaco di Catania sta provando a seguire il solito e Gasparri e Ignazio La Russa in un tentativo, piuttosto disperato, di far rivivere almeno un ‘pezzo’ di Alleanza nazionale.

Una strada impervia, quella che sta tentando di imboccare Stancanelli. Che in questo difficile passaggio politico non potrà più contare sul suo alleato di sempre: l’ex presidente della Regione, Raffaele Lombardo. Il quale è ormai in caduta libera senza ‘paracadute’, se è vero che molti suoi fedelissimi – chi in modo palese, chi in modo nascosto – lo stanno abbandonando per collocarsi nel nuovo soggetto centristra al quale lavorano i vertici dell’Udc: Casini a Roma e Giampiero D’Alia in Sicilia.

In questa nuova ricomposizione moderata e popolare (oggi un po’ confusa dalla presenza stonata dell’attuale capo del Governo italiano, Mario Monti, che non è né centrista, né, tantomeno, popolare nel senso sturziano del termine, ma solo un po’, anzi molto legato alle varie massonerie finanziarie) dovrebbe collocarsi anche il Senatore Giuseppe Firrarello, che dovrebbe garantire la candidatura a Roma al genero, Giuseppe Castiglione.

Ma l’aspetto indubbiamente più interessante dei grandi rivolgimenti politici in corso a Catania è rappresentato dal ruolo di Lino Leanza. Già democristiano, poi vicino all’Mpa di Lombardo, Leanza ha lasciato l’ex presidente della Regione in tempi non sospetti per passare nell’Udc di D’Alia. Apparentemente sacrificato nelle scelte di governo, Leanza è diventato, in realtà, uno degli uomini politici più influenti della nuova Assemblea regionale siciliana.

Sua la ‘regia’ – insieme con D’Alia – della sofferta elezione di Giovanni Ardizzone, Udc, alla carica di presidente dell’Ars. Un’operazione ‘pilotata’ contro la maggioranza del Pd, che avrebbe voluto ‘disarcionare’ Ardizzone per far eleggere Antonello Cracolici.

Dopo aver sconfitto la parte del Pd ‘nemica’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta, Leanza sta lavorando alla composizione delle commissioni legislative dell’Ars e, contemporaneamente, ‘tesse la tela’ dei nuovi equilibri politici catanesi dei quali sarà uno dei protagonisti.

Lo ha già capito l’orai ex braccio destro di Lombardo, Giovanni Pistorio, che ha già ‘divorziato’ dall’ex presidente della Regione ma, contrariamente alle voci di corridoio, non è passato con il Pd sotto le ali di Anna Finocchiaro. Per un motivo semplice: perché con le possibili già citate primarie del Partito democratico la Finocchiaro rischia di restare fuori. Allearsi con Anna Finocchiaro, per Pistorio, potrebbe significare ‘affondare’ insieme a lei.

E allora? E allora, se in politica due più due fa sempre quattro, è probabile che Pistorio si avvicini a quello che, dentro l’Mpa, è stato sempre il suo ‘avversario’ storico: il già citato Lino Leanza. Insieme con Leanza, Pistorio potrebbe mettere da parte le ‘scorie’ di un autonomismo che – non c’è nulla di male ad ammetterlo – è sempre stato di facciata. Per tentare un ‘atterraggio’ morbido nella grande area moderata in via di ricomposizione. Magari in compagnia di Leanza, che garantirà la lontananza politica di Pistorio da Lombardo, personaggio che viene visto come fumo negli occhi da Casini e D’Alia.

Sistemato a Roma l’ ‘atterraggio’ di Pistorio (al quale Leanza dovrebbe garantire la rielezione al Parlamento nazionale: cosa che Anna Fiocchiamo non potrebbe garantirgli nel Pd, visto che dovrà trovare il modo di garantirsi lei l’improbabile ritorno a Roma, specie se verranno celebrate le primarie), chiusa all’Ars la partita delle commissioni legislative, Leanza dovrebbe occuparsi di Catania. Dove in ballo ci sono la poltrona di Sindaco e quella del presidente della Provincia.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Grandi cambiamenti politici si profilano, sotto il cielo di catania. Tutta la politica della provincia etnea, vecchia e nuova, è in movimento. Mosse, contromosse. Fughe, ritorni, tradimenti. Si muove l’area che fa capo al senatore del pdl, giuseppe firrarello e giuseppe castiglione, ormai 'sazia' di berlusconismo. Alla ricerca di nuove sponde è anche l’attuale sindaco della città, il sempre più traballante raffaele stancanelli. Cerca nuovi approdi l’ex presidente della regione, raffaele lombardo, per parare l’emorragia in corso nel partito dei siciliani già mpa e per trovare un'improbabile collocazione romana. In gran fermento quella che, un tempo, costituiva la vecchia guardia dello stesso lombardo: giovanni pistorio e lino leanza.

Grandi cambiamenti politici si profilano, sotto il cielo di catania. Tutta la politica della provincia etnea, vecchia e nuova, è in movimento. Mosse, contromosse. Fughe, ritorni, tradimenti. Si muove l’area che fa capo al senatore del pdl, giuseppe firrarello e giuseppe castiglione, ormai 'sazia' di berlusconismo. Alla ricerca di nuove sponde è anche l’attuale sindaco della città, il sempre più traballante raffaele stancanelli. Cerca nuovi approdi l’ex presidente della regione, raffaele lombardo, per parare l’emorragia in corso nel partito dei siciliani già mpa e per trovare un'improbabile collocazione romana. In gran fermento quella che, un tempo, costituiva la vecchia guardia dello stesso lombardo: giovanni pistorio e lino leanza.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]