Sequestrati e portati in salvo dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Linguaglossa, in provincia di Catania, quindici rottweiler, sette adulti e otto cuccioli, costretti a vivere reclusi in condizioni terribili. L’azione è stata condotta con il supporto della polizia locale. Chi li deteneva è stato denunciato per maltrattamento e detenzione incompatibile produttiva di gravi sofferenze. I cani sono ora […]
Linguaglossa, sequestrati 15 rottweiler. Vivevano di stenti e senza acqua
Sequestrati e portati in salvo dalle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) a Linguaglossa, in provincia di Catania, quindici rottweiler, sette adulti e otto cuccioli, costretti a vivere reclusi in condizioni terribili. L’azione è stata condotta con il supporto della polizia locale. Chi li deteneva è stato denunciato per maltrattamento e detenzione incompatibile produttiva di gravi sofferenze. I cani sono ora ospiti di un canile. Sfruttati per la riproduzione e la vendita, gli animali sono stati trovati in un garage chiusi dentro box, casse di legno e trasportini di plastica che ne impedivano qualsiasi movimento. Mancava loro l’essenziale: luce, aria e acqua.
«I cani, di età compresa tra gli 8 anni e i 40 giorni di vita, erano reclusi in quelle condizioni da incubo chiusi giorno e notte, costretti a vivere tra le proprie deiezioni; al nostro arrivo non avevano a disposizione neppure l’acqua», racconta la coordinatrice delle guardie zoofile Oipa di Catania e provincia, Tiziana Genovese. «I cuccioli erano chiusi nei trasportini, collocati sopra le casse di legno dove erano rinchiusi gli adulti. Nei box vi erano spigoli e sporgenze taglienti che potevano ferirli. Cibo e acqua venivano passati all’interno dei loculi. Tirati fuori, abbiamo visto che erano anche denutriti e si trascinavano». I box e le casse di legno, di dimensioni molto al di sotto delle misure previste dalla legge, erano sprovvisti di finestre e aperture. Privi anche dei libretti sanitari, gli animali erano in stato di grave sofferenza e stress causati dalla reclusione protratta.