Continua quella che i carabinieri definiscono «lopera di disarmo delle cosche». A un mese dall'operazione che ha portato al rinvenimento di 50 tra pistole e fucili, nuova attività delle forze dell'ordine nel quartiere. Anche in questo caso a fare da nascondiglio era una struttura inutilizzata
Librino, sequestrato un arsenale Armi e droga in un vano ascensore
Meno di un mese dopo l’operazione che ha portato al sequestro di più di 50 tra fucili da guerra e svariate munizioni nel quartiere Librino, all’alba di questa mattina i carabinieri di Catania hanno ritrovato un altro arsenale composto da sette fucili e sei pistole. Uguali anche le modalità di occultamento. I militari, grazie alle unità cinofile, hanno trovato le armi nascoste nel doppio fondo di un vano ascensore in disuso in un palazzo di viale Moncada 16. Assieme alle armi sono stati rinvenuti cinque chili di eroina, 200 dosi di cocaina, oltre al materiale per il confezionamento delle sostanze. Droga che, se immessa nel mercato, avrebbe fruttato oltre 300mila euro.
Loperazione conclusa a settembre faceva parte delle indagini avviate dai militari e dalla Procura di Catania dopo lomicidio di Daniele Di Pietro, il 39 pregiudicato per reati di droga ucciso in viale Bummacaro, quella di stamattina fa parte di quella che i carabinieri definiscono «lopera di disarmo delle cosche». Le indagini mirano a capire a quale gruppo in particolare appartengano armi e droga. «Proprio il civico 16 – scrivono i carabinieri – è considerato un punto strategico per lo spaccio di stupefacenti». Il «caseggiato-bunker» è considerato «una piazza consacrata allo smercio di eroina, cocaina e marijuana, che peraltro negli anni ha fatto registrare alcuni decessi per overdose».