I militari del nucleo radiomobile hanno arrestato ieri notte un 40enne di viale Nitta, dopo la chiamata della madre al 122. La donna ultrasettantenne era stanca di subire le continue minacce e aggressioni del figlio, che pretendeva di essere mantenuto in tutto con la magra pensione dei genitori
Librino, picchia la madre per una ricarica telefonica Ai carabinieri: «Vi stacco la testa come le masculine»
Pretendeva che gli anziani genitori lo mantenessero in tutto, comprese le ricariche telefoniche. Nonostante abbia 40 anni e il padre e la madre siano ultrasettantenni con la sola pensione sociale. Succede a Librino, dove ieri i carabinieri hanno arrestato l’uomo che, per l’ennesima volta, aveva minacciato e picchiato i genitori per costringerli a consegnarli dei soldi. I militari, su chiamata della madre, hanno fatto irruzione in un palazzo di viale Nitta, abitazione della famiglia, e hanno arrestato il figlio con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.
Durante la scorsa notte, l’uomo colpisce la madre al viso con un pugno, dopo il rifiuto della donna di pagare una ricarica da dieci euro per il telefono del figlio. All’ultima aggressione, però, la madre risponde chiamando il 112, che invia sul posto due gazzelle del nucleo radiomobile. Arrivati in casa – al terzo piano del palazzo – i militari trovano la donna col volto tumefatto e il marito terrorizzato. Il figlio, intanto, si era chiuso nella sua stanza dove, all’ingresso dei carabinieri, ha risposto aggredendoli.
Nella fase dell’arresto, all’aggressore è stato trovato in tasca un giravite usato per minacciare il padre, che voleva difendere la moglie. «Vi stacco la testa come le masculine», avrebbe detto ai militari. La madre, intanto, è stata portata all’ospedale Vittorio Emanuele dove i medici l’hanno giudicata guaribile in dieci giorni. Il figlio invece è stato trasferito nel carcere di piazza Lanza.