Uso personale e spaccio di crack. Un fenomeno dilagante, a dire del comando di polizia di Librino, nel quartiere popolare catanese. «Sostanze la cui assunzione crea un grave danno alla salute degli assuntori e molteplici problemi ai loro
familiari – si legge nella nota diramata agli organi di stampa -, che spesso diventano vittime di chi si droga».
In via dei Sanguinelli un soggetto
pluripregiudicato avrebbe occupato abusivamente un immobile sottoposto a custodia giudiziaria
destinandolo a ritrovo di pluripregiudicati e luogo di traffici illegali.
Nel corso di un intervento degli agenti, un pregiudicato alla vista dei poliziotti si è barricato dentro un immobile per impedire la perquisizione domiciliare opponendo, con la sua condotta,
resistenza a pubblico ufficiale. In un’altra occasione la Polizia è riuscita a entrare e a eseguire la perquisizione, rinvenendo residui di sostanza stupefacente (la restante gettata
nel water) e 270 munizioni di vario calibro, il tutto sequestrato penalmente. L’uomo avrebbe dichiarato di essere affetto da Covid-19, affermando però di avere fatto
autonomamente il tampone rapido con esito positivo senza farlo certificare dal medico, al
fine di evitare il provvedimento dell’isolamento fiduciario.
Così è stato indagato per i reati di resistenza a
pubblico ufficiale, detenzione illegale di munizioni e occupazione abusiva di beni sottoposti
a sequestro giudiziario: anche il custode giudiziario ha presentato querela.
A questo sono seguiti ulteriori interventi che hanno portato all’arresto per spaccio di sostanze stupefacenti (crack), resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, occupazione abusiva di immobile comunale e porto d’armi e oggetti atti ad offendere, altri quattro uomini. I controlli sono stati effettuati anche nei riguardi di alcune attività commerciali di via dei Sanguinelli e dintorni: in totale sono state contestate sette sanzioni amministrative per inosservanza dell’utilizzo delle mascherine a carico dei clienti e titolari e sono state disposte due chiusure di attività commerciali (una panineria e un parrucchiere) per cinque giorni. Il titolare di un chiosco bar, ubicato in corso Indipendenza, è stato indagato in stato di libertà anche per furto di energia elettrica.
L’azione di contrasto è stata estesa anche all’interno del Villaggio Campo di mare dove un altro
pregiudicato, con precedenti in materia di spaccio di sostanze stupefacenti, al fine di
impedire ai poliziotti di accedere dentro l’abitazione per eseguire la perquisizione, si è
barricato in casa e, per tale motivo, è stato indagato per resistenza a pubblico ufficiale. Anche il padre di quest’ultimo, 49enne pluripregiudicato, avrebbe aggredito i poliziotti e per questo è indagato per resistenza, oltraggio, lesioni, violenza a pubblico ufficiale e
abbandono di minori.
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