Il cantiere è stato avviato tre anni fa. Da allora le difficoltà, tra atti di vandalismo, lungaggini burocratiche e promesse non mantenute, sono state tante. La questione sicurezza: «Avremo un impianto di videosorveglianza di ultima generazione»
Librino, il campo San Teodoro rivive di nuova linfa Briganti Rugby: «Fine dei lavori tra due settimane»
«Quando mi chiedono se il campo è pronto mi viene un sorriso un po’ isterico, perché sono passati tre anni e, fino a quando non sarà consegnato, non ci crediamo». Mirko Saraceno, presidente dei Briganti Rugby, è fiducioso ma non troppo. Un po’ per scaramanzia, un po’ perché le scadenze slittate sono state molte, non si sbilancia. «Sicuramente manca poco, a metà febbraio dovrebbero terminare i lavori – prosegue Saraceno a MeridioNews – ma doveva essere consegnato due anni fa, per questo fino alla consegna per me non sarà pronto». Il campo e l’impianto da rugby San Teodoro, concesso in comodato d’uso gratuito all’associazione, è un punto di riferimento per molti ragazzi del quartiere di Librino.
A ostacolare l’attività sociale dell’associazione, per molto tempo, ci sono state le condizioni fatiscenti del campo, con sterpaglie ed erbacce che invadevano il rettangolare di gioco. Dopo tre anni dall’avvio dei lavori, il campo – occupato nel 2012 dai Briganti per recuperare una struttura sportiva abbandonata al degrado – adesso è quasi pronto per disputare le partite. In quello che non è solo un polo sportivo, ma un centro di aggregazione giovanile fatto anche di attività di recupero scolastico e laboratori artistici e culturali.
Se però i lavori vanno avanti, a non placarsi sarebbero i gesti di inciviltà e vandalismo. Come il furto di rotoli di erba sintetica e la distruzione di alcuni sacchi di sabbia. «Ognuno di questi, circa una trentina in tutto – spiega il presidente dei Briganti -, pesa oltre i mille chilogrammi, avremmo dovuto spostarli con i macchinari, ma adesso per alcuni dovremmo procedere a imbustare a mano». E la questione sicurezza ritorna sul banco degli imputati. «Nel cantiere non è stata garantita quella vigilanza necessaria a evitare furti e atti vandalici – sostiene Saraceno – considerato il valore del materiale».
Si tratta di erba sintetica, sacchi di sabbia e materiale di rifinitura per la realizzazione di un campo regolamentare da rugby. «Un rotolo di ultima generazione – sottolinea Saraceno -, costa circa 20mila euro». Materiali dai costi esosi che, in mancanza di un servizio di custodia, spetta ai Briganti salvaguardare da possibili furti. «Per la vigilanza abbiamo dovuto provvedere noi andando incontro alla ditta – continua Saraceno -, e per il futuro stiamo installando un impianto di videosorveglianza di ultima generazione – aggiunge -. Difficilmente ci saranno altri furti».