L’ex presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, condannato a 6 anni e otto mesi

FINISCE MALE LA STORIA POLITICA DELL’EX GOVERNATORE DELL’ISOLA. L’ACCUSA DI CONCORSO ESTERNO IN ASSOCIAZIONE MAFIOSA HA RETTO. E’ CADUTO INVECE IL VOTO DI SCAMBIO

Il Tribunale di Catania ha condannato l’ex presidente della Regione, siciliana, Raffaele Lombardo, a sei anni e otto mesi (l’accusa aveva chiesto dieci anni) per concorso esterno in associazione mafiosa. A cui si aggiungono un anno di interdizione dai pubblici uffici e un anno di libertà vigilata. L’ex governatore è stato invece assolto dal reato di voto di scambio.

Il Gup di Catania, Marina Rizza, ha ritenuto il reato elettorale assorbito in quello di concorso esterno in associazione mafiosa. Il processo non ha provato i rapporti di Lombardo con il clan mafioso dei Cappello. Ma ha ritenuto veri i suoi contatti con Cosa nostra. 

Rinvio a giudizio, per gli stessi reati, per il fratello dell’ex presidente, Angelo Lombardo, ex parlamentare nazionale dell’Mpa. Per lui il processo col rito ordinario si aprira il prossimo 4 giugno davanti al Tribunale di Catania.

L’inchiesta su Lombardo risale al 2010. E’ un’indagine – denominata Iblis – dei Carabinieri del Ros di Catania. tema: i presunti rapporti tra Cosa nostra, politica e imprenditori.

L’inchiesta si era conclusa in un processo per reato elettorale davanti al giudice monocratico per Raffaele Lombardo e per suo fratello Angelo.

La Procura aveva presentato una richiesta di archiviazione del reato di concorso esterno in associazione mafiosa per i fratelli Lombardo. Ma il Gip, Luigi Barone, in camera di consiglio, ha rigettato la richiesta della Procura e ha disposto l’imputazione coatta. Da qui le dimisisoni di Lombardo da presidente della Regione.

I pubblici ministeri hanno appioppato all’ex presidente della Regione l’aggravante mafiosa per il reato elettorale. Cosa, questa, che ha fatto confluire il processo davanti al giudice monocratico.

Lombardo si è sempre proclamato innocente come ha ribadito subito dopo la condanna.

Il Gud Marina Rizza ha anche disposto l’invio agli atti in Procura per valutare la posizione di uno degli uomini più potenti della Sicilia, Mario Ciancio Sanfilippo, editore del quotidiano La Sicilia.

Più tardi un approfondimento.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Una festa di colori ha animato la mattinata della piazza centrale di Grammichele, in provincia di Catania. «Fai super la raccolta differenziata» è la frase sulle magliette – blu, rosse, verdi e gialle – di migliaia di studenti e studentesse delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado del territorio del Calatino. Tutti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]