Letojanni, da Ferragosto balneazione vietata Livelli allarmanti di batteri fecali in mare

La tubazione dello scarico fognario sottomarino di Letojanni,  sul litorale ionico, si è rotta. I liquami si disperdono così vicino la riva e il sindaco Alessandro Costa ha interdetto la balneazione. È quello che sta accadendo da giorno 14 in contrada San Filippo, nel tratto di circa un chilometro e mezzo che va dal Torrente Sillemi a quello Milianò. Solo uno dei problemi ambientali della zona e per cui, già a luglio, Legambiente metteva in guardia bagnanti e amministrazione sull’elevato rischio di contrarre malattie. In uno dei tratti di costa preferito da siciliani e turisti.

Da giorni la condotta del depuratore gestita dal Consorzio rete fognante sta scaricando  liquami fognari in mare. Letojanni, una delle spiagge più pubblicizzate per fini turistici, al momento è solo un mare pieno di batteri fecali. Un problema che non nasce oggi. «La prima segnalazione con la quale si invitava il Consorzio a riparare la condotta dello scarico a mare di contrada San Filippo l’abbiamo fatta a maggio e costantemente ripetuta», afferma il dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Letojanni Pietro Bonsignore. Ad oggi però nulla è stato fatto, tanto che il sindaco «ha già predisposto una diffida nei confronti del consorzio», continua Bonsignore.

Spiaggia chiusa e bagnanti delusi. «C’è una gran confusione e la gente che sperava in una vacanza al mare è davvero arrabbiata», racconta il dirigente. Che sottolinea come il Comune abbia fatto una grande campagna informativa con cartelli murali e raccomandate dirette sia agli enti coinvolti sia ai condomini dei complessi residenziali e ai gestori degli esercizi turistici della zona. «Basterebbe poco», secondo Bonsignore, per riparare il danno. E invece, ora dopo ora, «vengono sempre più messe in pericolo la salute dell’ambientale e dei cittadini – dichiara Renato De Pietro, presidente della sezione catanese di Legambiente – Per non parlare del danno economico agli operatori della zona». «Non so di chi sia la responsabilità né se sia frutto di incapacità o carenza di fondi – aggiunge – ma, visto l’immobilismo evidente, non credo che chi deve agire si renda conto della gravità della situazione».

E quella della condotta fognaria di Letojanni non è l’unico problema della zona. Il vicino fiume Alcantara viene costantemente inquinato in più punti da depuratori mal funzionanti. Già ad aprile liquami dell’impianto di depurazione del Comune di Randazzo si sono riversati nel fiume. «È troppo inquinato e, non avendo lo spazio per l’auto depurazione ,inquina anche la costa», dice De Pietro che in merito ha già pronto un esposto alla Procura. E proprio alla foce del fiume Alcantara, in località San Marco, a pochi chilometri da Letojanni,  lo scorso nove luglio Goletta verde di Legambiente ha fatto dei prelievi dell’acqua per valutarne la pulizia. Il risultato è totalmente negativo. Con il colore rosso, infatti, si segnalano acque fortemente inquinate con altissime percentuali di Escherichia coli e Enterococchi intestinali: i principali batteri che indicano contaminazione fecale e che dovrebbero essere del tutto assenti nelle acque per la balneazione. Pericolosi per i bagnanti, possono infatti provocare malattie intestinali ed extra-intestinali come infezioni del tratto urinario, meningite, peritonite, setticemia e polmonite. Ma, a Letojanni, basta la sola presenza per rovinare le vacanze.

 

[Foto di gualtierocatrame]


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