‘L’esistenza di dio’

Autore – Raul Montanari
Editore – Baldini Castoldi Dalai
Pagine – 306
Costo –  € 17,00

  

L’amore, la gratitudine e l’amicizia possono uccidere? Forse sì, quando Dio lascia cadere sulle vite degli uomini uno sguardo così distratto da sembrare crudele. In carcere per un delitto di cui è parso fin troppo ansioso di dichiararsi colpevole, Adriano ha salvato un ragazzo, Bruno, da una violenza sessuale. Ma Bruno non è un detenuto qualsiasi: è il figlio di un boss malavitoso. Oggi Adriano esce dalla prigione e trova Bruno ad aspettarlo, pieno di una riconoscenza che finisce per rivelarsi pericolosa per lui, per i suoi affetti e per tutto il mondo che cercherà di ricostruire intorno a sé. Così Adriano dovrà alla fine affrontare Bruno e mettere in gioco la propria esistenza per salvare quella delle persone che ama. Ambientato in una Milano visionaria, questo thriller psicologico sorprendente assume le cadenze di una tragedia greca, dove il destino incalza l’eroe costringendolo a scelte drammatiche, e la ricerca della felicità perduta diventa una riflessione sulla colpa, la responsabilità, il sacrificio di sé. Il mafioso gentile Bruno e il terrificante Rigoletto dagli occhi senz’iride, l’amico d’infanzia Carlo e le due opposte, affascinanti epifanie femminili di Bianca e Federica giocano con Adriano una partita la cui posta è il senso della vita di tutti, e in cui i sentimenti uccidono o salvano più dei coltelli, dei proiettili, delle mani.

La verità, non bugiarda, è che certi romanzi a volte leggono dentro come se avessero gli occhi, non importa se intenzionalmente o meno, se con la violenza che strappa i bottoni del cuore o con la cortesia di chi è invitato ad accomodarsi, lo fanno e basta. Lasciano un piccolo segnalibro colorato, proprio lì, infondo all’anima. Poi, ritornano, così senza dare alcun preavviso, slegano la polvere e ripartono da quella pagina interrotta. La verità, quella sincera, è che Raul Montanari con il suo L’esistenza di dio ha realizzato qualcosa che difficilmente verrà dimenticato, una storia la sua, che non può lasciare indifferente il lettore, anestetizzato com’è nell’ambulacro di un teatro fatto di personaggi puzzanti zolfo e di nuvole macchiati, si chiamino questi amici, nemici o semplicemente conoscenti. E’ un libro la vita, affollato (senza prenotazione) da maschere come quella di Bruno che non può, o che forse non vuole, cambiare, di Carlo raffreddato da goccioline di pensieri, di Bianche che imita, e pure, bene il rumore della felicità, di Federica che regge da sola il peso dei giorni e  di Sara che magari non finisce maciullata sull’asfalto ma che nel medesimo modo precipita rovinosamente dalle finestre degli affetti più cari. È doloroso scoprirsi guardandosi allo specchio (dentro), e questo Montanari lo capisce e non a caso rinuncia al trucco estetico, alla citazione sensazionale, all’autoreferenza. Lascia parlare le luci dei grattacieli, il tassametro dei taxi, le lenze tese, gli ascensori, gli scalini, i raggi delle ruota, gli echi del condom, i frigoriferi pieni e quelli vuoti, le musicassette registrate. La melodia della morte è nell’aria, non ci si chiede se Dio esista, lo si spera. Montanari custodisce gelosamente in una tasca chiamata psiche la chiave di un ripostiglio nel quale sono ammassate scatole di cartone contenenti paura, angoscia, rabbia, inquietudine, tormento. Serba con cura, ma non è abbastanza visto che Adriano, il protagonista di questo straordinario romanzo, se ne impossessa clandestinamente. E non importa se a pagina 306, l’acqua arriva fino alle ginocchia, il sole è raffreddato e il sangue è dappertutto: il lettore fruga nelle tasche umide di Adriano, trova la chiave, la pulisce, corre via, il fango, l’auto graffiata, la strada, il cancello, le scale, la porta, la serratura, l’inferno. Povera creatura di Dio.

Raul Montanari è nato a Bergamo nel 1959. Ha pubblicato i romanzi La perfezione (Feltrinelli, 1994), Sei tu l’assassino (Marco y Marcos, 1997), Dio ti sta sognando (Marcos y Marcos, 1998) e, per Baldini Castoldi Dalai editore, il romanzo shock Che cosa hai fatto (2001), Il buio divora la strada (2002), Chiudi gli occhi (2004), La verità bugiarda (2005). In volume sono usciti anche i racconti di Un bacio al mondo (Rizzoli 1998) e Il tempo probabilmente (con Riccardo Ferrrazzi, Literalia 2000). Con Aldo Nove e Tiziano Scarpa ha scritto la fortunata raccolta di testi poetici Nelle galassie oggi come oggi (Einaudi 2001).

Vittorio Bertone

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