Per anni ha vissuto nel parcheggio della Lidl del centro del Siracusano, adesso invece «rende più allegri gli ospiti», spiega a MeridioNews Francesca Pisano che gestisce la struttura con il marito. «Nonostante la stazza è docile». Guarda le foto
Lentini, la casa di riposo che ha adottato la cagna Marzia Direttrice: «Prendersene cura è una terapia per anziani»
Da anni, la casa di Marzia era il parcheggio della Lidl di Lentini ma, per qualche giorno, della meticcia di cinque anni si sono perse le tracce. Fino a quando, dopo ore di ricerche, Enzo Caruso riceve una telefonata: «È qui con me, in una traversa della Ragusana». A chiamare il volontario dell’associazione animalista Pace, che si prende cura di tutti i randagi del territorio, sono i direttori di una casa di riposo del Comune del Siracusano. Marzia adesso ha cambiato casa: farà compagnia agli anziani della struttura Alexander, nell’ambito del progetto di pet therapy avviato da Francesca Pisano e da suo marito Dario Limaccio, che dirigono insieme la casa di riposo.
«Avevamo già avuto qui con noi una gattina ma poi è sparita e i nostri anziani erano tutti molto tristi – spiega Pisano a MeridioNews – Quando ho saputo che Marzia cercava casa ho deciso di aiutarla sia per darle un riparo, sia per rendere più allegri gli ospiti». E non si sbagliava, perché quando il volontario dell’associazione Pace ha portato la cucciolona, lavata e profumata, nel grande giardino della casa di riposo, è stata accolta con carezze e sorrisi. «Erano felicissimi e sono stati con Marzia per tutto il pomeriggio – racconta la direttrice – Erano solo preoccupati perché non sapevano dove avrebbe dormito ma li ho rassicurati mostrando la cuccia che ci ha regalato il signor Caruso». Adesso la cagna si sta abituando alla sua nuova casa, ma la convivenza sembra proseguire molto bene.
«Nonostante la stazza è molto docile – prosegue la direttrice – quindi non c’è nessun rischio per l’incolumità dei nostri ospiti. Anzi, per loro la sua presenza è una vera e propria terapia, perché li fa sentire ancora più a casa. Coccolarla e darle da mangiare li tiene impegnati durante il giorno, come succedeva con la gattina». Marzia, proprio come era stato disposto per il felino, adesso farà «parte del pacchetto»: chi deciderà di fare ricoverare un proprio familiare nella struttura, dovrà accettare la compagnia della nuova amica di giochi a quattro zampe. Questo per evitare inconvenienti o seccature, come capitato in passato con la gatta, quando la figlia di un’anziana si disse infastidita e costringendo il personale a tenerla chiusa per un periodo.
La casa di riposo Alexander, aperta nel 2011, al momento conta 24 ospiti. «L’ultimo arrivato ha 63 anni, mentre la nostra prima ospite ne ha compiuti 99 a febbraio ed è lucidissima. Questa è casa loro, non ci sono orari di visita e i parenti possono venire a qualunque ora – dice Pisano – Poi c’è anche una educatrice professionale che ogni giorno fa fare loro delle attività». Dalla preparazione dei biscotti ai piccoli lavoretti con la cartapesta. Un impegno, quello dei coniugi, che si è rafforzato soprattutto dopo i fatti di cronaca che vedono gli anziani vittime di maltrattamenti. «Non bisogna mai aver paura di licenziare un dipendente che fa un’azione sbagliata: chi vuole lavorare qui -dice senza mezzi termini – deve amare e rispettare i nostri ospiti. Aspetto che venga approvata la legge sulle telecamere, così la domenica posso godermi anche io le mie figlie».