«Definire “ineludibile” un aumento del 40 per cento del costo del biglietto, a fronte di un servizio la cui efficienza è ancora lontana dagli standard accettabili, appare come una beffa per i cittadini catanesi». È il commento di Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania, in merito al rincaro del prezzo del ticket di Amts per […]
Foto di Salvo Puccio da Facebook Amts
«Il rincaro del biglietto del bus è una beffa per i catanesi»: Legambiente propone l’aumento per la sosta
«Definire “ineludibile” un aumento del 40 per cento del costo del biglietto, a fronte di un servizio la cui efficienza è ancora lontana dagli standard accettabili, appare come una beffa per i cittadini catanesi». È il commento di Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania, in merito al rincaro del prezzo del ticket di Amts per gli autobus nel capoluogo etneo. Dall’8 aprile, infatti, è entrato in vigore il nuovo sistema tariffario che ha fatto lievitare il costo da un euro a 1,40 euro per una corsa di 90 minuti. «Comprendiamo le difficoltà finanziarie – aggiunge Sorbello – ma scaricare interamente il peso sui passeggeri, senza un contestuale e tangibile miglioramento del servizio e senza alternative concrete per la mobilità sostenibile, è una scelta miope e iniqua perché penalizza le fasce più bisognose della popolazione».
Come alternativa all’aumento del costo del biglietto, Legambiente propone di considerare la possibilità di coprire questo incremento con un maggior costo della sosta. Un approccio si basa sul principio Chi inquina paga e che incentiva l’uso del trasporto pubblico, disincentivando l’utilizzo del mezzo privato. «L’amministrazione comunale e Amts sembrano perseguire unicamente una logica di cassa -sostiene la presidente dell’associazione ambientalista – penalizzando chi non ha alternative all’uso del mezzo privato o chi, pur volendo utilizzare il trasporto pubblico, si trova di fronte a costi crescenti e a un servizio ancora inadeguato». Tutto questo in una città che, come ricordano da Legambiente, ha il rapporto più alto di auto per abitante fra tutte quelle italiane e ha anche una pessima qualità dell’aria, come rilevato dal rapporto Mal’aria di Legambiente.
«L’unica strategia efficace per liberare la città dal traffico e migliorare la qualità dell’aria è quella di incentivare l’uso del trasporto pubblico – commenta Sorbello – Aumentare i costi, senza una visione integrata e senza investimenti significativi nel miglioramento del servizio, non porterà a una mobilità più sostenibile, ma solo a un ulteriore disagio per i cittadini». Motivo di preoccupazione per l’associazione ambientalista etnea che ritiene «inaccettabile che gli aumenti tariffari vengano presentati come una mera manovra finanziaria. L’amministrazione ha il dovere di adottare politiche che promuovano l’equità sociale e l’accessibilità ai servizi essenziali». Da Legambiente arriva anche l’invito ai cittadini ad acquistare l’abbonamento integrato bus/metropolitana al prezzo competitivo di 120 euro.
«Ribadiamo inoltre – continuano gli attivisti – la necessità di integrare i parcheggi scambiatori Nesima e Due Obelischi in una strategia di mobilità sostenibile. Escludere queste infrastrutture significa vanificare il loro potenziale nel disincentivare l’uso dell’auto privata da parte dei residenti dei comuni limitrofi e congestionare ulteriormente il traffico cittadino». Legambiente chiede, in definitiva, all’amministrazione comunale di Catania e all’Amts di «rivedere l’approccio alla gestione della mobilità urbana. Gli aumenti tariffari non possono essere l’unica risposta alle difficoltà finanziarie del settore. È necessario un piano strategico che preveda investimenti nel miglioramento del servizio, l’implementazione di tariffe agevolate – continuano dall’associazione – per le fasce più deboli, la promozione dell’intermodalità e la creazione di infrastrutture adeguate per incentivare l’uso del trasporto pubblico e della mobilità sostenibile».
Da Legambiente sottolineano infine una «grave carenza nell’integrazione del sistema di trasporto pubblico urbano con il servizio di passante ferroviario di Trenitalia. Nonostante siano operative da anni nuove stazioni ferroviarie in ambito cittadino, queste rimangono in gran parte sconosciute e non adeguatamente collegate alla rete di autobus urbani. Questa mancata sinergia – lamentano gli ambientalisti – rappresenta un’occasione persa per offrire ai cittadini un’alternativa efficiente e veloce all’uso dell’automobile, soprattutto per gli spostamenti da e verso le aree periferiche e i comuni limitrofi. È fondamentale che l’amministrazione comunale e Amts lavorino in sinergia con Trenitalia per creare interscambi modali efficaci, con orari coordinati, segnaletica chiara e tariffe integrate, al fine di valorizzare un’infrastruttura esistente e potenzialmente strategica per la mobilità sostenibile».