Dal 14 al 17 settembre alla Zisa la quarta edizione dell'ecofestival dell'associazione ambientalista. Tanti i temi affrontati, dalle migrazioni alla legalità alla visita del Dalai Lama. A disposizione pure un bus elettrico e gratuito. Ad accogliere le persone la porta Matvejevic e gli ecocompattatori
Legambiente, la festa del Mediterraneo ai Cantieri «Legame tra cambiamento climatico e migrazioni»
Un appuntamento di riflessione e dibattiti sulle principali questioni ambientali, ma anche un’occasione di divertimento e svago con musica dal vivo, libri, artigianato di qualità, giochi e laboratori per bambini, enogastronomia. Al via la quarta edizione di Festambiente Mediterraneo, l’ecofestival internazionale di Legambiente dedicato ai temi del Mare nostrum che si terrà dal 14 al 17 settembre ai Cantieri Culturali alla Zisa.
«Al centro della festa c’è il nostro mare – dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – e questa edizione è dedicata ai migranti. Si continua a ignorare il collegamento tra le migrazioni e il cambiamento climatico. Non si può far finta di nulla. Si dice spesso: aiutiamoli a casa loro. Ma la siccità e le guerre da loro chi le ha portate? Ecco perché sabato prevediamo un dibattito specifico sul tema, per affermare la libertà e l’autodeterminazione dei popoli». Una visione politica dell’ambiente, per così dire, che comunque non tradisce i temi tradizionali dell’associazione.
Festambiente sarà aperta con l’inaugurazione della porta Matvejevic: intitolata a Predrag Matvejevic, l’autore di Breviario mediterraneo, è ideata e progettata da Carola Arrivas Bajardi che per il secondo anno consecutivo si dedica alla realizzazione di un’installazione ecosostenibile, unica nel suo genere, che funge da porta di accesso principale alla festa. La porta al momento è composta da cassette in legno, quelle utilizzate di solito per contenere la frutta, che poi verranno ricoperte da carta e cartone. La festa fungerà poi da lancio per il progetto “riciclo a chilometro zero”. All’ingresso verrà posizionato un ecocompattatore in cui i cittadini potranno inserire carta, cartone, plastica, vetro, alluminio e tetrapak. Nelle prossime settimane gli ecocompattatori troveranno collocazione in diverse parti della città. In cambio del conferimento i cittadini avranno in cambio punti da poter utilizzare come buono sconto presso supermercati, bar, librerie convenzionate.
«Ci sarà inoltre un omaggio al Tibet – continua Zanna – visto che il 18 ci sarà la visita del Dalai Lama a Palermo. Un altro tema forte sarà poi la legalità. Festambiente è stata infatti scelta dal presidente del Senato Pietro Grasso per presentare il suo ultimo libro Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia. Insomma, quest’anno presentiamo un programma ancora più ricco e vario per cercare di coinvolgere quante più persone possibili con tanti film, documentari, l’opera lirica, il teatro delle marionette».
Fuori dallo spazio dei Cantieri Culturali alla Zisa i laboratori della Gaudats Junk Band, all’insegna del rispetto ambientale e vita ecosostenibile. Mercoledì pomeriggio alle 16 a Piazza Verdi, ed il giorno dopo alle ore 11 a Isola delle Femmine ed al Centro Commerciale la Torre alle 16, i membri della Gaudats Junk Band saranno promotori e docenti di un laboratorio che ha l’obiettivo di avvicinare bambini e ragazzi al mondo del riuso e del riciclo creativo, attraverso la produzione in gruppo di strumenti musicali artigianali ottenuti utilizzando materiali di scarto. Spazio poi anche a Plastic, l’installazione promossa dall’Area Marina Protetta ‘Isole Egadi’ e dal Comune di Favignana e firmata da Pablo Dilet, che pone l’accento sulle tematiche ambientali. Le lettere di metallo che compongono la parola Plastic contengono, infatti, chili e chili di plastica raccolta in primavera con l’ausilio di oltre cento bambini.
Zanna guarda infine con orgoglio a EcoMav, il bus elettrico di 17 posti che dal centro storico porterà gratuitamente le persone alla Zisa: «Faremo conoscere anche la storia del sindaco pescatore Angelo Vassallo, che è stato primo cittadino a Pollica e poi ucciso probabilmente per le sue battaglie ambientaliste. Fu tra i pochi a meritarsi le cinque stelle che noi come Legambiente e Touring club diamo a chi dimostra di premiare il territorio».