Il progetto ha coinvolto 200 bambini di scuole del centro storico. L'obiettivo è contrastare la dispersione scolastica e favorire l'integrazione di etnie diverse. Centottanta bimbi si esibiranno al teatro Politeama il 19 maggio, aprendo la settimana di iniziative in ricordo della strage di Capaci
Legalità a suon di musica A Palermo arriva il Progetto Sistema
La musica come strumento per contrastare la dispersione scolastica, favorire l’integrazione tra bambini e adolescenti di etnie diverse e promuovere la cultura della legalità. E’ l’obiettivo del Progetto Sistema, promosso e realizzato a Palermo dall’associazione Amici della Musica con un finanziamento del Pon Sicurezza 2007-2013. «L’orchestra è l’immagine del mondo in cui vorremmo vivere: tutti partecipano, con un contributo personale e speciale, alla creazione di un’armonia, di una bellezza» ha spiegato il direttore artistico dell’associazione Amici della Musica, Dario Oliveri, durante la conferenza stampa di presentazione del progetto nell’aula consiliare di Palazzo delle Aquile.
«Il progetto nasce dalla volontà dell’associazione di creare una sinergia tra le istituzioni musicali e quelle che operano nel sociale, al fine di mettere a sistema gli sforzi nel raggiungimento degli obiettivi comuni – ha proseguito -. La cultura del bambino, la promozione della legalità e l’aggregazione di diverse culture ed etnie attraverso la musica sono elementi in comune con El Sistema di Josè Antonio Abreu, fondazione alla quale noi ci siamo ispirati».
Attraverso la cooperazione dell’istituto comprensivo statale ‘Perez-Madre Teresa di Calcutta’ e del liceo magistrale ‘Regina Margherita’ e dell’oratorio salesiano ‘Santa Chiara’ e sotto la supervisione del ministero dell’Interno, l’associazione Amici della Musica e l’Ear Teatro Bellini hanno coinvolto più di duecento bambini di Palermo in tre laboratori: vocalità, strumenti a corda e percussioni multietniche. «Palermo sta riconquistando quella sua antica identità multietnica che è di grande valore – afferma Oliveri – Integrazione è unire in musica le diverse culture». I giovani destinatari del progetto sono gli studenti a rischio esclusione sociale, i minori dell’area penale e giovani a carico dei servizi sociali. «La musica è aperta a tutta la società – ha detto Raffaello Rubino, presidente dell’associazione Amici della Musica – non potevamo festeggiare in miglior modo il novantesimo compleanno dell’associazione».
Andrea Cusumano, assessore alla Cultura del Comune di Palermo, ha portato il saluto istituzionale al progetto che conclude il suo primo anno con due concerti. «La musica è il linguaggio universale, è il principio. Ritengo questa iniziativa non solo valida, ma fondamentale. Ai bambini è stata mostrata l’opportunità e fornita la motivazione per crescere nella legalità e nella cultura».
«L’idea era quella di creare delle opportunità di crescita anche per i bambini appartenenti a zone e classi sociali meno fortunate, in modo che possano sperimentare una nuova espressività, conoscere il loro talento e crescere attraverso la musica – ha concluso Oliveri -. Sono fiero di annunciare oggi il concerto conclusivo, frutto di un lavoro durissimo e difficile, ma dal quale è nato un vero e proprio ensemble». Saranno 180 i bimbi e i ragazzi che si esibiranno al teatro Politeama Garibaldi il 19 maggio alle 11 insieme all’orchestra filarmonica e al coro polifonico del ‘Regina Margherita’, diretti dal maestro Francesco Di Peri. Apriranno la settimana di iniziative in programma per le commemorazioni in ricordo di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Paolo Borsellino e degli agenti della scorta assassinati dalla mafia nelle stragi del ’92.