Questo pomeriggio gli autori del gesto hanno ripulito le rampe dai disegni che, hanno ammesso, avevano realizzato qualche notte fa. Sulla pagina Facebook Skate Palermo molte le critiche ma c'è chi ricorda le origini underground della disciplina
Law Park, rimosse tag dagli stessi writer Skaters divisi tra condanna e assoluzione
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, quando i creatori di Law Park – il primo skatepark pubblico a Palermo – avevano polemizzato con la comparsa di alcune tag sulle rampe che guardano al Tribunale, questo pomeriggio gli stessi autori dei graffiti hanno provveduto a cancellare le scritte. Ma sulla pagina facebook Palermo skate si susseguono i commenti (oltre un centinaio al momento): c’è chi condivide la reprimenda e chi invece la contesta, ricordando che skate e tag vengono dagli stessi mondi underground che hanno sempre fatto a meno di licenze e permessi.
Questi i fatti: è il 21 giugno quando dagli appassionati della tavola a due ruote si apprende che «oggi per noi doveva essere un giorno di festa. Oggi è la Giornata Mondiale dello Skateboarding (GO Skateboarding DAY 2017 – Palermo) dove tutti gli skaters di tutte le città del mondo si incontrano per passare una giornata di amicizia e condivisione per diffondere questo magnifico sport. Invece ci siamo svegliati con questa sorpresa». Si parla di «imbrattamento» e si minacciano «seri provvedimenti legali». Il giorno dopo invece «gli autori del danno si sono presentati durante la manifestazione, abbiamo dialogato con rispetto reciproco e i due ragazzi si sono scusati per l’accaduto impegnandosi seriamente a ripulire le strutture. Quando abbiamo chiesto loro il perché di questo gesto hanno affermato che essendo ubriachi non hanno riflettuto sul danno che avrebbero causato».
E più che trionfo della legalità viene invece ricordato che «Law Skatepark è un progetto del Comune di Palermo al quale noi abbiamo dato consulenza tecnica e supporto, il nostro progetto originario prevede uno skatepark in cemento al Foro Italico con spazi verdi e pannelli dedicati al writing».