Lavori pubblici, interdittiva al consorzio dei Capizzi Prefettura di Catania informa le stazioni appaltanti

«In relazione alla società di cui è cenno in oggetto si comunica che questa prefettura ha adottato un’informazione antimafia interdittiva». È il contenuto di una nota arrivata da poco negli uffici di diversi enti pubblici – regionali, provinciali e comunali – che potrebbe in qualche modo incidere sull’andamento di numerosi cantieri aperti in Sicilia. A inviarla è stata la prefettura di Catania e il provvedimento, adottato il 5 novembre, riguarda il Consorzio stabile progettisti costruttori, realtà imprenditoriale che raggruppa undici ditte. Il consorzio fa capo alla famiglia Capizzi di Maletto. 

Alle stazioni appaltanti che hanno avuto rapporti con la società, la prefettura ha chiesto di «far conoscere se le attività contrattuali risultino in essere avendo cura di comunicare, in caso di esito positivo, la natura delle stesse, la durata e il relativo importo». La notizia arriva in un momento particolare per il settore dei lavori pubblici isolano, di recente finito sotto la lente delle procure. Indagini che hanno portato all’arresto di funzionari e imprenditori accusati di scambio di mazzette. Stavolta, invece, l’attenzione sarebbe posta sull’esistenza di quelli che la normativa antimafia individua come «elementi sintomatici dei tentativi di infiltrazione» da parte della criminalità organizzata.

Guardando soltanto agli ultimi due anni, il Consorzio stabile progettisti costruttori si è aggiudicato numerosi contratti pubblici. A Catania, ha vinto la gara da oltre otto milioni di euro per la realizzazione del primo lotto della strada dell’Etna, che dalla tangenziale porterà fino a Nicolosi. Sempre nel capoluogo etneo, il consorzio è risultato primo in graduatoria nella gara per il parcheggio interrato nell’ambito della riqualificazione di San Berillo. In provincia la società ha un cantiere a Giarre, dove è impegnata nella realizzazione di una sessantina di alloggi finanziati dall’Istituto autonomo case popolari. Tra gli enti a cui la prefettura ha recapitato la nota c’è la Città metropolitana di Messina, dove i Capizzi sono impegnati in lavori di consolidamento su alcune strade provinciali. Discorso simile per Anas, che ha stipulato un contratto quadriennale per la manutenzione di parte delle arterie che gestisce nell’isola. L’anno scorso il consorzio si è aggiudicato anche l’intervento di demolizione di un ex cinema a Priolo Gargallo (Siracusa) e i lavori di adeguamento del depuratore di Campobello di Mazara, nel Trapanese. 

«Abbiamo già presentato ricorso», dichiara a MeridioNews l’imprenditore Emanuele Capizzi. Sui motivi che hanno portato all’emissione della misura da parte della prefettura, l’amministratore del Consorzio stabile progettisti costruttori spiega che la contestazione riguarderebbe «dei dipendenti che hanno avuto piccoli problemi con la legge e dei fornitori che però risultano regolarmente iscritti alla white list».


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Il provvedimento è stato emesso a inizio mese e riguarda il Consorzio stabile progettisti costruttori. La società si occupa attualmente di diversi cantieri in più parti della Sicilia. La replica a MeridioNews dell'amministratore unico: «Abbiamo già presentato ricorso»

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