Ci sono gli studenti. Accanto a loro, docenti, rappresentanti delle istituzioni universitarie e associazioni. Tutti riuniti al dipartimento di Matematica e informatica dell’università di Catania per il lancio, anche nel territorio etneo, di una rete di cittadini attivi che insegni a dire di no all’utilizzo indiscriminato della plastica. È l’obiettivo di #LassalaPeddiri, la campagna green che si prefigge di abolire l’uso di materiali con un ciclo di utilità corto, o cortissimo, attraverso riuso e riparazione, agendo alla fonte e cercando di prevenire la produzione stessa del rifiuto. L’obiettivo? Salvaguardare l’ambiente sposando le logiche plastic free.
Una rete di giovani e meno giovani che con volontà e determinazione sta cercando di implementare metodi e tecniche per diminuire drasticamente l’eccessivo quantitativo di rifiuti prodotto nelle nostre case, attraendo persone di tutte le età e professioni. Come Giorgia Cappello, dottoranda in Matematica e scienze computazionali, adesso referente provinciale di Lassala Peddiri. «Mi sono avvicinata alla campagna – spiega – perché la ritengo un’iniziativa meravigliosa. Così mi sono proposta di attivare un nodo a Catania. Ed eccomi qui».
Il progetto nasce i primi di marzo e in poco più di un mese ha raccolto adesioni in circa 37 Comuni del territorio regionale. A Catania sono già dieci le associazioni che hanno sposato l’iniziativa. Primo obiettivo della campagna è la collaborazione. Non solo la sensibilizzazione di cittadini, organizzazioni e commercianti, quindi, ma anche vera e propria politica attiva. «Tra i traguardi che ci siamo prefissati – prosegue la responsabile del nodo catanese – c’è il dialogo con le istituzioni, in particolare con gli enti comunali». Circa la natura politica del movimento, Cappello non ha dubbi: «Siamo un movimento politico laddove per politico si intende lavorare per la collettività nell’ottica dell’impegno sociale». Ma, al contempo, assicura: «Non abbiamo intenzione di partecipare ad alcuna competizione elettorale».
Presenti all’iniziativa anche Laura Saia, docente di Pianificazione territoriale urbanistica al dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’università di Catania e David Mascali, presidente del presidio partecipativo del Patto del fiume Simeto. Il piano strategico, di natura contrattuale e sottoscritto nel 2015, è ispirato alla solidarietà tra le specie e mira ad azzerare la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione. «Il presidio – spiega la docente – sta lavorando all’identificazione di progetti prioritari che la comunità può portare avanti per evitare che il rifiuto finisca nel cassonnetto». Una procedura che anticipa la stessa fase del riciclo. «Al momento – prosegue Laura Saia – le varie associazioni stanno raccogliendo i dati. A breve partiremo con indagini porta a porta incentrate sull’attitudine al cambiamento». Il prossimo appuntamento è fissato per il 18 maggio. Gli attivisti di #LassalaPeddiri si recheranno alla playa di Catania per contribuire a ridare dignità alla spiaggia del litorale etneo.
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