Luci, forme geometriche e l'Etna sono gli elementi che caratterizzano i quadri della prima esposizione di Maria Teresa Di Vincenzo. Ex docente in pensione, oggi ha deciso di dedicarsi completamente alla creazione artistica. Ospite della galleria Katane dal 24 maggio vorrebbe rappresentare una speranza per chi, dopo la pensione, si sente perso. «Basta parlare solo di malattie e medicinali. I quadri sono una trasposizione di me, mi ricarico alla luce e con l'arte mi sento rinata», sostiene. Guarda le foto
L’arte a collage e colori di una ex prof etnea Di Vincenzo: «Mi godo questa fase della vita»
Natura, forme geometriche e luce. Sono questi gli ingredienti principali dei quadri di Maria Teresa Di Vincenzo. Ex docente di educazione artistica, la sua prima esposizione è alla galleria d’arte Katane dallo scorso 24 maggio. I quadri sono quasi tutti fatti con la tecnica del collage «perché mi piace sperimentare con materiali diversi», spiega. Ma ci sono anche tre tele in acrilico. Non mancano luce e colore, soprattutto il dorato e l’argento. «Sono parte di me, come una trasposizione di me stessa, e io mi ricarico alla luce, soprattutto quella del sole» spiega ancora l’artista.
La mostra nasce dall’entusiasmo di due amiche – Sara Angelico, art director della galleria, e Mariella Barbagallo, ex docente del liceo Galileo Galilei – «perché io avevo sia timore che pudore», dice l’artista. Ma la personale sembra essere stata apprezzata. «Ha avuto un certo successo anche senza la classica pubblicità, ma usando i social network», continua soddisfatta.
Una mostra che nasce quasi per caso dunque, come i lavori di Maria Teresa Di Vincenzo. «Già durante gli anni di insegnamento ho fatto dei piccoli lavori, ma mai completi in realtà. – racconta – Da quando sono andata in pensione invece, mi dedico all’arte». Così alcuni quadri della mostra nascono da lavori lasciati incompleti e ritrovati, altri invece, quelli legati all’Etna, sono nati sotto i boati dell’ultima eruzione della Muntagna. «Abito a Mascalucia e, mentre lei eruttava, io creavo», afferma ancora. Tutti, comunque «sono venuti fuori quasi da soli in un momento particolare della mia vita», racconta ancora Maria Teresa Di Vincenzo.
Dopo avere trascorso 38 anni della sua vita scanditi da una campanella, grazie all’arte, si sente «come in una nuova vita». «Mi auguro di godere appieno di questa fase della vita e magari, perché no, rappresentare una speranza per tutte le persone di una certa età che dopo la pensione si sentono intristite e parlano soltanto di malattie e medicinali. La vita è bella», conclude Di Vincenzo.
«È un piacere tenere a battesimo un’amica e una grande artista che crea da sola ogni sua creazione partendo dai pezzi più piccoli, come Maria Teresa», afferma Sara Angelico della galleria d’arte Katane. Attiva da vent’anni è gestita dall’associazione artistica-culturale Amici dell’arte. «Senza scopo di lucro operiamo nell’ambito delle arti figurative, della musica, della letteratura e della teatralità perché semplicemente siamo amanti dell’arte anzi, amici dell’arte», conclude Angelico.