Questa settimana Flaminia e Lucio si sono imbattuti in una delle storie forse più comuni al mondo: lui, lei, l'altra. Ma la vera domanda è: perché a volte si sente il bisogno di cambiare, provando nuove strade, pur rimanendo saldamente ancorati alle vecchie?
LaPostaDelCuore#11, ti lascio ma non ti cancello!
* scrive:
«Non avrei mai pensato di scrivere a una rubrica del cuore. Se lo faccio è perché mi piace che a rispondere siate in due, ho bisogno di entrambi i pareri, maschile e femminile. Dunque io ho 53 anni, ben portati dicono. Niente figli, niente mariti. Sono una professionista, ho inseguito la mia carriera e non me ne sono pentita. Ho avuto alcune storie in passato, ma l’ultima, la più lunga (dieci anni), è stata la più importante di tutte. Lui era l’uomo della mia vita. Convivevamo, avevamo tutto per essere felici. L’anno scorso mi ha lasciata per mettersi con una donna un po’ più giovane di me, e questo fatto mi ha distrutta completamente. Da un giorno all’altro mi sono ritrovata sola e mi sono sentita un rifiuto. Improvvisamente ero vecchia, brutta, come se la mia vita fosse finita. Ho avuto una forte depressione, sono andata in cura da una psicoterapeuta, sono migliorata ma non è ancora passata. È una ferita del cuore che sembra non volersi chiudere, mai. Purtroppo io penso ancora a lui, non riesco a trovare interessanti altri uomini. La mia famiglia e i miei amici dicono che dovrei trovare un altro amore, lasciarmi andare, dimenticarlo. Ma come faccio se ancora ogni tanto ci vediamo? La situazione infatti si è capovolta, io adesso sono l’amante del mio ex. Tra noi l’attrazione è sempre stata molto forte, e a tutti e due piace. Io non voglio sapere da voi se tornerà da me, perché lo so che non tornerà e nemmeno io lo vorrei. Voglio solo capire perché mi ha lasciata, se gli piaccio ancora. Cosa hanno nella testa gli uomini che li fa comportare così? Se glielo chiedo, non mi risponde o divaga. Se ama la sua attuale compagna e non me, perché mi cerca? Spero che me lo possiate spiegare voi, grazie».
La risposta di Flaminia:
Cara *, onestamente io questa volta avrei passato il quesito solo a Lucio. Perché per capire “cosa hanno nella testa” ci vuole un cervello maschile, e non è detto che ci si riesca. Poi dicono che siamo noi quelle complicate e incomprensibili! E il bello è che la tua storia non è fuori dal comune. Ne conosco di simili, ma non in tutti i casi, a mio parere, c’è uguale serenità nel vivere questo tipo di post-relazione. Ammesso che tu sia serena: ma non mi pare, se hai chiesto il nostro parere. Mi sembra che lui sia un irrisolto, un eterno giocatore, in cerca di novità ed emozioni ma senza disdegnare la cara buona “vecchia” compagna, che in fondo con il suo attaccamento non fa che titillare il suo ego. Dunque un narcisista e un immaturo, il peggior affare per una donna. Ora, se a te fa piacere vederlo come dici ogni tanto, e dopo ti alzi da quel letto tranquilla, soddisfatta e senza rimpianti, non ti punto certo il dito contro. Immagino che tu senta anche un certo sapore di rivincita nei confronti dell’altra donna. Forse ti stai perdendo altre occasioni: hai ancora un’età in cui puoi incontrare qualcuno con cui costruire una relazione vera e completa, anche se sarà sempre più difficile andando avanti negli anni. Il punto importante, credo, è che tu ci stia bene e che non soffra. Ma la tua domanda, lo so, era un’altra. E quella la lascio volentieri a Lucio…
La risposta di Lucio:
Cara Asterisca (bel nome, è il tuo davvero no?) ho due modi di rispondere. Uno spiccio: sganciati e fatti una vita tua. L’altro è il mio invito a pensare fuori dagli schemi. La scuola, la famiglia, la chiesa, ci hanno cresciuti inzuppati come savoiardi nel mascarpone nel concetto di coppia tradizionale. Un compagno, una compagna, una unione, i figli, la vita insieme, la tomba. Immagina invece che la Vita è più complessa e articolata. Due persone (e non necessariamente di sesso diverso) trovano uno nell’altro il piacere di stare insieme e instaurano un rapporto che si plasma attorno alle loro vite “altre”. Godetevi quei momenti, se a te piace, alla larga da pruriginosi moralismi, stando solo attenti a non ferire altri soggetti incolpevoli. Sei “grandicella” ormai. Enjoy.