E stato inaugurato sabato sera nellAuditorium dei Benedettini il Festival de LAntico oggi. Organizzato da Lettere, sarà un momento in cui il Monastero si 'apre' alla città Photogallery
‘L’Antico Oggi’: alle origini della nostra cultura
E stato inaugurato ufficialmente sabato sera nellAuditorium dei Benedettini il Festival de LAntico oggi, evento clou della rassegna Fuori dallaula, dentro la città, organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia in collaborazione con il Teatro Stabile e con la provincia di Catania.
«Il Festival spiega il preside prof. Enrico Iachello si pone non solo come approfondimento culturale della rassegna che impegna la nostra Facoltà da gennaio e che si concluderà a dicembre, ma soprattutto come un momento in cui il Monastero si ‘apre’ alla città per dare a tutti la possibilità di rivisitare archetipi della nostra civiltà, tra miti e narrazioni fantastiche attraverso incontri, spettacoli, mostre, visite guidate al Monastero, eventi enogastronomici e una mostra di ‘pupi’ siciliani nelle ex cucine dei Benedettini», per la verità ancora in allestimento.
In realtà veniamo a sapere che linizio del Festival è stato anticipato a sabato per poter avere come primo ospite il travolgente attore-cantastorie palermitano Vincenzo Pirrotta, che ci ha incantati con il suo spettacolo-laboratorio Il tesoro della Zisa. Ma ci assicurano che già allinizio di questa settimana il programma sarà rispettato in pieno: niente ritardi come nella prima serata, ma soprattutto saranno allestiti gli stand di libri, ci sarà musica e verranno lette poesie e testi classici in varie parti del Monastero, oggi ancora semivuoto.
Il Festival proseguirà fino ai primi di giugno.
Dopo un minuto di silenzio chiesto dal prof. Antonio Di Grado per ricordare limprovvisa scomparsa della prof.ssa Silvana Cirrone, e dopo il saluto del preside Iachello, hanno preso la parola lassessore alle politiche Culturali della Provincia Regionale di Catania Gesualdo Campo e il direttore del Teatro Stabile Orazio Torrisi. Entrambi si sono detti molto soddisfatti della collaborazione con questo Festival perché, come affermato dallassessore Campo, «vogliamo fermamente che lantico del nostro territorio torni ad essere patrimonio collettivo. Dobbiamo attualizzare lantico, mostrare quale sia la ricaduta nel presente dellantico e quanto la nostra cultura debba ad esso».
«Inserire il teatro pubblico allinterno delle aule di unUniversità ha aggiunto il direttore Torrisi crediamo sia uniniziativa molto importante per coinvolgere un più vasto pubblico e per operare sempre di più allinterno del territorio, dando spazio agli artisti della nostra terra».
Poco prima dellinaugurazione del Festival abbiamo fatto qualche domanda al direttore artistico prof. Antonio Di Grado.
Come nasce e da chi nasce lidea de LAntico Oggi e come è stata articolata?
«Lidea de LAntico Oggi nasce dalla Facoltà di Lettere come tentativo di attualizzare lantico attraverso lofferta verso il territorio dei valori, delle competenze e del patrimonio che sono propri della stessa Facoltà. Lanno scorso il programma si concentrava sul tema dellantichità classica, mentre questanno si è prediletta lantichità cristiana e medioevale sulla quale si basano le radici e lidentità del nostro presente. Inoltre questanno sono state introdotte forme di comunicazione più accattivanti per il pubblico come il recital, con attori, immagini e suoni che rendono più coinvolgente lo spettacolo».
A chi si rivolge la manifestazione de LAntico Oggi e quale riscontro vi aspettate dal pubblico?
«Si rivolge agli attuali studenti ma anche ai futuri iscritti: è un modo per far conoscere, oltre allo splendore del passato, anche la ricchezza della nostra Facoltà. Chiaramente la proposta è rivolta anche allintera città, anzi, proprio dai cittadini abbiamo avuto un buon riscontro ed il test della festa di primavera del mese scorso è stato molto significativo in questo senso».
Lantico oggi: dal Minotauro al serial televisivo. Quali sono secondo Lei le caratteristiche di continuità e di discontinuità tra presente e passato?
«Ogni presente si fonda sui miti, sulle narrazioni e sugli archetipi del passato. La filosofia, il Marxismo, la letteratura e la psicologia odierna sono basati sullantico che continua ad illuminare il nostro oggi. Nonostante ciò, è interessante notare come vi siano delle ramificazioni culturali secondo i vari popoli ed i vari periodi storici: chiavi di lettura diverse in funzione di assetti sociali diversi. Sia le caratteristiche di frattura che di continuità con il passato rappresentano per tutti noi un bene inestimabile».
Secondo Lei il nostro passato è così attuale?
«Oserei dire attualissimo».