ll 26 marzo sarà intitolato al recordman di volo libero catanese il piazzale antistante al Rifugio Sapienza. Per l'occasione, nel giorno del decennale della scomparsa, dei lumi saranno lasciati volare dalle vette toccate dalle sue imprese. «Saranno poche e biodegradabili», precisa la moglie Laura Mancuso
Lanterne in volo per ricordare Angelo D’Arrigo «Dall’Etna, Fujiyama, Aconcagua ed Everest»
Lanterne luminose in volo, anche dal Parco dell’Etna, per ricordare il decennale della scomparsa di Angelo D’Arrigo, il recordman di volo libero di origini catanesi. L’appuntamento organizzato per il 26 marzo non è però piaciuto – almeno non subito – ad alcune associazioni attive sul vulcano. La ragione era l’incertezza sulla quantità e sulla biodegradabilità dei lumi che saranno utilizzati. «Sarà una manifestazione simbolica, nel pieno rispetto della natura», assicura Laura Mancuso, moglie di D’Arrigo e presidente dalla fondazione promotrice dell’evento. A riprendere il momento, che si svolgerà in contemporanea in diverse parti del pianeta, telecamere di tutto il mondo.
L’idea è nata dopo che il Comune di Nicolosi ha deciso di intitolare ad Angelo D’Arrigo il piazzale antistante il Rifugio Sapienza. Per celebrare l’occasione, che alle 12 prevede di svelare una targa, la fondazione ha pensato a un modo per unire simbolicamente tutti i luoghi del mondo che ricordano già l’aviatore nato a Catania nel 1961 e morto nel 2006. «Nello stesso momento, delle lanterne cinesi saranno lasciate volare dai parchi nazionali del Fujiyama (Giappone, ndr), dell’Everest (Nepal), dell’Aconcagua (Argentina)», spiega Mancuso. Si tratta di alcune delle vette toccate dalle sue imprese. Non saranno lumi qualsiasi, aggiunge: «Avranno tutti il marchio della Comunità europea. Saranno biodegradabili e ignifughi». Un gesto simbolico. «Non si tratterà di centinaia né di migliaia di lanterne, solo di qualcuna».
Precisazioni che arrivano a seguito di alcune perplessità mosse da associazioni attive sull’Etna e dai frequentatori del vulcano. «Tutto chiarito – spiega Giuseppe Distefano di Etna Walk – La carta è facilmente biodegradabile, per il fil di ferro servirà più tempo». Enav ed ente Parco sono stati già interpellati per rilasciare le autorizzazioni necessarie, sia per il volo delle lanterne che per il concerto di musica sinfonica che l’accompagnerà. «Sarà un appuntamento bello e commovente – dice a MeridioNews la presidente del parco, Marisa Mazzaglia – Tutto si svolgerà nell’assoluto rispetto della natura, com’era nello spirito di Angelo». A presenziare, oltre che alcune istituzioni, ci saranno anche le telecamere e volti noti dello sport estremo oltre agli appassionati di volo libero e agli amici dello sportivo.