Lampedusa, da oggi l’hotspot è gestito dalla Croce rossa. E sono ripresi gli sbarchi

Da oggi la Croce rossa gestirà il centro di accoglienza hotspot di contrada Imbriacola a Lampedusa. Sull’isola già da qualche settimana sono stati portati dei mezzi speciali della Croce rossa, compreso un pullman di grandezza media, che servirà a trasferire i migranti dal molo Favaloro fino all’interno del centro. Sarà il personale della cooperativa sociale Badia grande a proseguire la sua attività con Croce rossa italiana. «Un risultato frutto di una trattativa – spiegano dalla Cgil Sicilia – che ha disegnato un percorso di tutela occupazionale passato da una serie di colloqui per verificare i requisiti dei soggetti interessati e da una corsia preferenziale per chi in possesso dei requisiti aveva lavorato nell’hotspot».

«Abbiamo ottenuto non solo la salvaguardia occupazionale di tutto il personale che vorrà continuare a lavorare nell’hotspot – affermano il segretario regionale Cgil Francesco Lucchesi, la segretaria regionale Fp Concetta La Rosa e la coordinatrice regionale Fp per il terzo settore Elena De Pasquale – ma anche migliori condizioni retributive e la sicurezza del pagamento regolare degli stipendi. Condizioni che non erano garantite dalla cooperativa che gestiva precedentemente i servizi». Le parti hanno anche concordato che, laddove Croce rossa dovesse sottoscrivere ulteriori convenzioni per la gestione di nuovi centri di accoglienza, ci sarà un percorso di confronto a tutela dei livelli occupazionali e sulle condizioni di lavoro

Intanto, a Lampedusa sono ripresi gli sbarchi. Sono 248 i migranti arrivati, a bordo di sei diverse imbarcazioni, fra la notte e la mattinata sull’isola dal cui hotspot sono stati già trasferiti, con il traghetto per Porto Empedocle, in 177. Sui barchini, intercettati e bloccati dalle motovedette di guardia di finanza e capitaneria di porto, c’erano da un minimo di 35 ad un massimo di 51 persone. I primi a sbarcare, direttamente al molo Favarolo, sono stati 51 migranti originari di Siria, Yemen e Tunisia. A ruota, sono arrivati, dopo i soccorsi in mare aperto, anche gli altri cinque gruppi. Fra i 248 migranti sbarcati a Lampedusa, 26 complessivamente sono stati portati al Poliambulatorio di contrada Grecale. Due hanno la febbre, altrettanti l’otalgia, una ha l’epatite B, sei hanno la scabbia, altrettante donne sono incinte, ma c’è anche una persona con una ferita alla mano destra, un’altra con dolore ai denti e altre con distorsioni alla caviglia. I 248 hanno dichiarato di essere originari di Ghana, Mali, Costa d’Avorio, Togo, Burkina Faso, Nigeria, Liberia, Camerun, Sudan e Guinea. I sei barchini, stando a quanto riferito dalle persone sbarcate, sono partiti tutti da Sfax in Tunisia.


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