L’Amat e lo sterminio di alberi a Palermo

Il signor Bommarrito ha con l’Azienda municipale auto trasporti (Amat) di Palermo un rapporto, a dire poco, conflittuale, a dire molto, isterico. A dire poco e a dire molto, all’Amat, rimprovera lo sterminio di alberi della corsia centrale di viale Michelangelo, dove lui stesso abita.

Bommarito sostiene che se il servizio di trasporto pubblico gommato non si fosse negli anni trasformato in un disservizio, a nessuno sarebbe venuta l’idea ottocentesca della tramvia. Che oltre a svellere alberi ha svellato i cuori degli abitanti del viale che, altro che Gesip, per decenni hanno curato, bagnato e cresciuto con proprie mani quella vena di verde che oggi, come le palme, non esiste più.

Ma le palme sì, il signor Bommarito può capire che hanno dovuto combattere con un nemico straniero, attaccate proditoriamente da caravelle egiziane cariche di punteruoli eccitati, e soccombere. Ma il fuoco amico no, quello non lo può digerire, e il fuoco amico è targato Amat, nessuno riesce a toglierglielo dalla testa. (a destra, Palermo, foto tratta da skyscrapercity.com)

Niente vere corsie preferenziali, solo difetti e ritardi di manutenzione, ritardi ritardi ritardi e, anche, regolamenti disattessi (i controllori che salgono pure tra una fermata e l’altra come poliziotti della Stasi, vietato vietato vietato).

Per non parlare degli stessi passeggeri, si agita Bommarito, miei concittadini non extracomunitari, furbi e delinquenti: non si è ladri se si accetta un biglietto ancora non scaduto da un passeggero che scende mentre tu sali? Solo la scena vi dovete immaginare, ansima Bommarito, certuni lo fanno apposta per sembrare pusher o borsaioli. Mano morta o leggero strofinio laterale. Che io mi volto e penso a un pervertito. Invece ti mettono il biglietto in mano, come una paga per essere di qualche partito.

Ma quale partito, nemmeno fossi un massone che quando ti salutano alzano il dito dentro il palmo della mano per sapere chi sei. Io sono solo il Signore Senza Ombrello Bommarito, c’è l’ho con l’Amat questa sera, pioviggina fa freddo e il mio autobus non arriva.