L’AltroNatale

C’è che le vetrine dei negozi del centro cominciano a riempirsi di lucette intermittenti con sempre più anticipo. E c’è che, sì, sarebbero anche tanto carine se solo non ti mettessero addosso quell’ansia da consumismo natalizio. È vero o no che a partire dai primi giorni di dicembre (in alcuni casi anche metà novembre), che è quando le vedi fare capolino per la prima volta, fino al ventiquattro mattina, che è quando ti svegli in preda al panico perché hai sognato quel qualcuno cui ti sei dimenticato di comprare il regalo, l’atmosfera della festa si fonde irrimediabilmente con la sensazione di prendere parte ad una corsa contro il tempo? Chi se lo ricorda più dove finisce la ricorrenza religiosa e comincia l’offerta speciale? La vera essenza di dicembre sono quelle luci colorate, la carta da regalo e i nastri dorati.

Basta accedere ad un qualsiasi motore di ricerca online, digitare le parole magiche “regalo” e “Natale” e il gioco è fatto: sui loghi più familiari cadono soffici fiocchi di neve e le carte di credito cominciano a fare riscaldamento, ma poco importa, perché quando guarderemo l’estratto conto ripensando al sorriso di circostanza del cugino di turno a cui abbiamo regalato l’ennesima cravatta, ogni dubbio sarà sparito. Allora ci sentiremo sollevati. Saremo sicuri, ancora una volta, di aver vissuto un Natale all’insegna della cara vecchia tradizione consumistica.

 

Ma, visto che sistematicamente ci sentiamo in dovere di evitare che il codice del nostro bancomat si senta escluso, visto che proprio non riusciamo a tenere a freno il portafoglio perché un Natale senza shopping che Natale è?, cosa succede se, anziché riempire le tasche del gestore di telefonia Ics, o della multinazionale dolciaria Ipsilon, decidiamo di guardarci intorno e fare un pensierino sulle tante alternative che abbiamo a disposizione?

www.commercioalternativo.it ci ricorda che, volendo, esiste “un consumo cosciente e responsabile” che ci permette di avere, per esempio, delle ceste natalizie (comprensiva di 250 grammi di caffè, 500 grammi di zucchero di canna, 25 bustine di tè, due tavolette di cioccolato fondente, una scatolina quattro spezie in legno, una confezione di cacao amaro e due scatole Beatriz Aurora – la più semplice) spendendo dai 18,55 ai 42,30 euro (in via Montenero 8 e in via Siena 1 i punti vendita catanesi). Ma basta guardare meglio per scoprire che, sotto lo stesso marchio Equosolidale, possiamo acquistare cosmetici, bomboniere, gioielli e palloni da calcio.

Ed è sufficiente una rapida occhiata per intuire quante possibilità offre la bottega di Un ponte per (http://www.unponteper.it/bottega/ – borse, quaderni in carta di cotone, cartoline d’auguri, calendari 2007, segnalibri, spille…da richiedere attraverso http://www.unponteper.it/bottega/items.php?CA=2&UID=target=_blank)  a chi vuole sostenere le loro iniziative per il “contrasto della dominazione dei paesi del nord sul sud del mondo e la prevenzione di nuovi conflitti”.

L’UNICEF ha addirittura creato appositamente un sito per la promozione e la distribuzione dei suoi prodotti, http://www.prodottiunicef.it/, raggiunto il quale c’è solo l’imbarazzo della scelta: un vero e proprio “grande magazzino virtuale della generosità”, suddiviso in “reparti” (“Natale”, “Articoli per bambini”, “Cartoleria”, “Bomboniere”…) per facilitare la missione di chi desidera contribuire a garantire a milioni di bambini alimenti, medicine, istruzione e protezione. Agenda da tavolo “Business” a 20,90 euro, confezione in cartone robusto con 12 matite colorate e temperino a 6,00 euro, mamma orsa e orsacchiotto (alti 24 e 14 cm rispettivamente) a 21 euro, set di tue tazze e due piattini tailandesi a 42,00 euro, scialle in lana apalca e filato di seta a 65,00 euro – solo qualche esempio.

Su www.altromercato.it è possibile conoscere (oltre ai prodotti di artigianato, alimentari, cosmesi, moda ed editoria a disposizione – in via Etnea 390 e in via dei Piccioni 29/D le botteghe AltroMercato a Catania) i dettagli dell’iniziativa attraverso la quale, dal 22 dicembre al 5 gennaio, su alcuni treni italiani saranno distribuiti i panettoncini Altromercato (acquistabili per 5 euro), per sostenere 2 progetti di solidarietà (“Emporio Caritas” e “Adotta una famiglia campesina”). Mentre su http://www.legambiente.com/bazar/index.php, il bazar in rete di Legambiente, si va dai libri alla maglieria, dai prodotti ad energia alternativa alla cancelleria artigianale, per dei regali natalizi “all’insegna della solidarietà, del rispetto dell’ambiente e della dignità di ogni lavoratore”.

E ancora, se non bastasse, http://www.azzurroshopping.it/shopping/home.aspx?channel=152 (lo shopping che sostiene le iniziative di Telefono Azzurro), www.emergency.it (biglietti d’auguri, calendari, gadget a sostegno di Emergency), www.msf.it (per contribuire alla causa di Medici Senza Frontiere), www.legadelfilodoro.it, www.icsitalia.org, http://www.mediciconlafrica.org/ita/home.asp

E se la febbre da acquisti disperati deve proprio impadronirsi di noi, che sia almeno per una buona causa. In fondo non è proprio questo, Gesù bambino o no, lo spirito del Natale?


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