La Sicilia che verrà, ospite Ignazio Ragusa (SIB): «Dopo anni, davanti al risultato le nostre attività sono appetibili»

La direttiva Bolkestein, i timori dei titolari degli stabilimenti balneari, gli investimenti fatti e che rischiano di andare in fumo, la valorizzazione del territorio e le possibilità di uso del litorale ancora inesplorate. Sono questi alcuni degli aspetti, del dibattito in corso, approfonditi ieri sera all’interno del programma “La Sicilia che verrà” in onda su Sestarete TV canale 81 alle ore 21.15. Ospite Ignazio Ragusa, presidente di SIB Confcommercio. Da esponente di settore, Ragusa ha presentato una profonda analisi sull’impatto negativo, collegato all’applicazione delle norme comunitarie sui servizi previsti, e ha ripercorso la storia che ha portato al consolidamento di realtà produttive lungo la Playa di Catania. A nome di tutti gli operatori, non si è detto contrario al rilascio di ulteriori concessioni ma di non capire la volontà di danneggiare le attività esistenti. «Ci sono state delle spiagge – ha dichiarato Ignazio Ragusa – che erano inaccessibili, non avevano alcun valore. Su questi spazi c’è chi ha creduto, investito e creato un indotto, valorizzato quelle aree. Dopo anni, davanti al risultato, queste attività sono diventate appetibili».Per rivedere la puntata clicca qui


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