Una cattedra in espansione, studenti motivati e una cultura affascinante ancora da scoprire. Sabato scorso uno spettacolo ai Benedettini per promuovere lo studio della lingua di Tolstoj
La Russia, un mondo da esplorare
Impariamo a parlare il russo. È questo il titolo dellincontro organizzato sabato scorso ai Benedettini dalla cattedra di Russo della facoltà di Lingue. Uniniziativa organizzata con la prospettiva di vedere sempre maggiori adesioni allo studio di una lingua europea. Infatti, così come ricordato in apertura dal Preside di Facoltà, Prof. Nunzio Famoso, «i muri di separazione tra la Russia e lEuropa occidentale sono caduti e si è aperto un nuovo mondo, da conoscere ed esplorare fin in fondo».
E questo lobiettivo che si propongono di raggiungere la titolare della Cattedra, la Prof.ssa Giacoma Strano, e le sue collaboratrici madrelingua, insieme agli studenti iscritti al corso di Russo. Lo spettacolo di sabato scorso, attraverso la presentazione delle tecniche multimediali di insegnamento della lingua, si proponeva di attirare i presenti verso lo studio di una lingua nuova nel panorama universitario. Peccato che buona parte dei presidi o professori dei licei catanesi invitati abbiano disertato linvito, lasciando vuote le sedie loro riservate.
La rappresentazione ha avuto come protagonisti gli studenti stessi del corso, sia della triennale che della specialistica, ognuno dei quali si è brevemente presentato. Riuniti in tre gruppi, in base allanno di appartenenza al corso, portavano t-shirt di colore diverso (rosso, bianco o blu) a formare idealmente la bandiera nazionale russa. Il materiale proposto ricalcava in parte quello sottoposto semestralmente agli studenti, partendo dallalfabeto e dai primi semplici dettati, per terminare con le canzoni e i film di maggior successo, o con le più famose poesie russe, le quali, come ricordato, semplificano lo studio e lapprendimento della lingua stessa.
Gli studenti si sono alternati e succeduti, singolarmente e non, nella rappresentazione del materiale didattico, per poi concludere, tutti insieme, con Le serate nei dintorni di Mosca, una canzone scritta nel 1956 da Vassilij Solovjev-Sedoj (musica) e Mikhail Matussòvskij (testo), ormai divenuta il simbolo dellesportazione della lingua e della cultura russa in tutto il mondo.
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http://www.flingue.unict.it/lettorato_russo