Vi abbiamo raccontato qualche giorno fa il caso di fabio riccobono, dipendente della ditta di trasporti adragna, a palermo. Che da quando si è iscritto alla filt cgil, lo scorso agosto, sta vivendo un calvario sul posto di lavoro. Fino alle odierne minacce di licenziamento. Nel suo dettagliato racconto che potete leggere qui, riccobono puntava il dito anche contro il suo stesso sindacato, troppo 'accomodante' sulla sua vicenda. La filt cgil oggi, con questa lettera indirizzata a linksicilia, chiarisce la sua posizione. Confermando il racconto del dipendente della adragna sui comportamenti anti sindacali (per usare un eufemismo) del datore di lavoro, e assicurandogli pieno sostegno:
La replica/ Filt Cgil: “Faremo di tutto per opporci al licenziamento del nostro dirigente”
Vi abbiamo raccontato qualche giorno fa il caso di Fabio Riccobono, dipendente della ditta di trasporti Adragna, a Palermo. Che da quando si è iscritto alla Filt Cgil, lo scorso agosto, sta vivendo un calvario sul posto di lavoro. Fino alle odierne minacce di licenziamento. Nel suo dettagliato racconto che potete leggere qui, Riccobono puntava il dito anche contro il suo stesso Sindacato, troppo ‘accomodante’ sulla sua vicenda. La Filt Cgil oggi, con questa lettera indirizzata a LinkSicilia, chiarisce la sua posizione. Confermando il racconto del dipendente della Adragna sui comportamenti anti sindacali (per usare un eufemismo) del datore di lavoro, e assicurandogli pieno sostegno:
“In riferimento allarticolo che ho letto sul Vostro sito sulla vicenda relativa al nostro iscritto sig. Fabio Riccobono, dirigente RsA della ditta Matteo Adragna, riteniamo utile come Organizzazione Sindacale precisare levoluzione dei fatti con le iniziative intraprese per tutelare il nostro dirigente RsA, i nostri iscritti e i lavoratori tutti della ditta Adragna.
30 lavoratori della ditta Matteo Adragna si sono iscritti alla Filt-Cgil nel mese di agosto. Dal momento in cui i lavoratori si sono iscritti al sindacato, lazienda ha fatto pressioni su di loro perché retrocedessero dalle loro volontà, cancellandosi dalla Filt alla quale avevano appena aderito.
Le pressioni dellazienda hanno subito avuto effetto e alcuni di questi lavoratori si sono disdettati adducendo motivazioni personali per non volere denunciare la pressione aziendale ricevuta.
Il clima è diventato particolarmente teso e lazienda a quel punto ha chiesto a Riccobono un incontro, senza la presenza della FILT territoriale, che si è svolto giovedì 19 settembre, incontro a cui gli abbiamo sconsigliato di partecipare perché era informale e rischiava di essere una trappola. Cosa che purtroppo si è verificato perché gli hanno privatamente comunicato che la ditta Matteo Adragna a ottobre avrebbe terziarizzato i servizi e licenziato tutti i dipendenti cercando di spaventare lui e tutti i lavoratori. A quel punto Riccobono ha comunicato a tutti che a ottobre ci sarebbe stata lultima retribuzione e il panico scoppiato tra i lavoratori ha portato ulteriori disdette sindacali.
La segreteria della FILT ha quindi convocato unassemblea, per il 22 settembre di tutti i lavoratori nei locali della FILT, per spiegare loro che lazienda non avrebbe potuto procedere così e che se lavesse fatto ufficialmente si sarebbe intervenuti sul piano sindacale e legale.
Il 3 ottobre lazienda Adragna ha verbalmente imposto lallontanamento immotivato dal posto di lavoro al sig. Riccobono. Nella stessa giornata la FILT provinciale ha inviato una nota durissima alla direzione Adragna, a tutela del nostro dirigente RsA, con la quale si chiedeva unurgente convocazione.
Nella nota abbiamo contestato al datore di lavoro sia i comportamenti persecutori nei confronti del nostro rappresentante, che il comportamento antisindacale. Lazienda ha quindi risposto convocando una riunione per il giorno 7 Ottobre alle ore 11,00, alla quale il sig. Riccobono non poteva presenziare perché era ed è in malattia.
Alla riunione lazienda ci comunicava di avere inviato al nostro dirigente sindacale una contestazione e la sospensione temporanea dal servizio preannunciandoci che lo avrebbe denunciato per diffamazione. Abbiamo cercato in tutti i modi di far recedere lazienda dallintenzione di continuare con le contestazioni al lavoratore, ma non ci siamo riusciti.
Lo stesso pomeriggio del 7 Ottobre alle ore 14,45 ci siamo recati dal legale della FILT CGIL il quale ha assistito il nostro iscritto rispondendo prontamente alla ditta Matteo Adragna in merito alla contestazione e sulla base di questa azione è stata fissata una audizione per giorno 16 Ottobre p.v. ai sensi della legge 300/70.
Quindi tra due giorni ci sarà un incontro formale proprio su queste questioni.
Qualora non si dovesse pervenire ad una conciliazione la FILT Cgil, così come abbiamo sempre fatto, agirà utilizzando tutte le azioni giudiziarie e sindacali possibili, per impedire allazienda di procedere a qualunque licenziamento, che allo stato attuale comunque siamo riusciti ad evitare.
È chiaro che in atto cè uno scontro e che lo scontro con questa, come purtroppo con tante altre aziende, non è mai facile.
Per questa ragione se da un lato intendiamo chiarire e ribadire il nostro impegno in questa vicenda come nelle altre aperte, è chiaro che rimangono le preoccupazioni di un periodo difficile del mondo del lavoro che somma alla grave crisi economica politica e sociale un ritorno, da parte di alcune aziende, ad atteggiamenti e costumi che pensavamo fossero stati cancellati dalla storia, dalla cultura e dalla legislazione italiana, che, purtroppo, negli ultimi tempi e con gli ultimi governi, ha fatto enormi passi indietro sulla tutela dei lavoratori.
Lunico modo per affrontare questa fase difficile è quello di discutere e decidere democraticamente una linea comune tra i lavoratori, che sono il sindacato, da confrontare con le controparti a cui presentare un fronte compatto e solidale del mondo del lavoro per ridare dignità e peso ai lavoratori e quindi ruolo e funzione al sindacato”.
Il Segretario Generale
Filt-Cgil Palermo
Gaetano Bonavia
La denuncia/ Rischio il licenziamento perché iscritto alla Filt Cgil. Ma il Sindacato che fa?