La Regione deve contrarre un mutuo da un miliardo per pagare i debiti della sanità, ma ha già pagato l’Ismett 97 milioni di euro!

TANTO E’ COSTATO NEL 2013 QUESTO STRANO CENTRO TRAPIANTI LOCALIZZATO A PALERMO. E’ ANCHE PER PAGARE QUESTI SIGNORI AMERICANI CHE LE FAMIGLIE E LE IMPRESE SICILIANE SI DOVREBBERO INDEBITARE? I RETROSCENA DI UN COSTO ESORBITANTE

Il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, gli esponenti del PD, di Forza Italia, del Nuovo centrodestra democratico e dell’Udc ci dicono che la Regione deve contrarre un mutuo di quasi un miliardo di euro per pagare, in primo luogo, i debiti con le aziende che operano nella sanità.

A giudicare dai documenti forniti dal Governo regionale alla Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars, risulta che tante aziende che operano nel mondo della sanità nell’Isola – siciliane e del resto d’Italia – non sono state pagate. Si tratta di forniture, ma anche di cliniche private che operano in convenzione con la Regione.

In questa documentazione non c’è un gruppo americano che opera sempre in convenzione con la Regione siciliana: l’Ismett. E non c’è per un motivo semplice: perché la Regione siciliana, che non ha trovato i soldi per pagare decine, forse centinaia di piccole e medie strutture sanitarie, ha trovato invece i soldi per pagare l’Ismett.

Sapete, cari lettori di LinkSicilia, quanto è costato l’Ismett nel 2013?  97 milioni di euro! Una cifra colossale.  Non vi diciamo quanto è costato l’Ismett alla Regione dal 1996 ad oggi – cioè agli ignari contribuenti siciliani – perché vi verrebbero gli svenimenti…

Che cose strane che succedono nella nostra Regione: non si trovano i soldi per pagare decine e decine di forniture di 50-100-200 mila euro cadauna per aziende italiane e siciliane che operano nella sanità e poi, come per magia, si pagano in una ‘botta’ sola 97 milioni di euro a un centro che ha sede a Palermo, dentro l’Ospedale ‘Civico’, ma fa capo a Pittsburgh!

Per avere in cambio che cosa i siciliani pagano tutti questi soldi? Per tenere in piedi una ‘Piattaforma trapiantologica’ della quale nessuno conosce i risultati.

Qualche mese fa chi scrive, in un articolo pubblicato su La Voce di New York, ha chiesto alla Regione siciliana: a fronte di una spesa così elevata, quali sono i risultati dell’Ismett? Quanti trapianti all’anno vengono effettuati? E quanti di questi trapianti di organi riescono? Ci sono rigetti? E di che ordine? La Regione ha mai elaborato delle statistiche sulla sopravvivenza dei pazienti sottoposti alle terapie chirurgiche e ai trapianti dell’Ismett?

Mettiamo da parte l’attuale Governo regionale, che sulla sanità è screditato su tutta la linea, soprattutto dopo la vergognosa sceneggiata dell’Humanitas in salsa antimafiosa. Ma la Commissione legislativa Sanità dell’Ars non sa nulla di questo costo scandaloso dell’Ismett? Le famiglie e le imprese siciliane di devono indebitare per trent’anni anche per pagare questi signori americani che con l’Ismett – è il caso di dirlo – hanno ‘trovato l’America’?

 

Sarebbe bene che il Parlamento siciliano – con riferimento alla Commissione Sanità – esibisse la verifica di questa grande attività svolta dall’Ismett ai contribuenti siciliani: i quali sarebbero ben felici di sapere che i loro sacrifici economici vengono impiegati così proficuamente per la salute pubblica…

In ogni caso, questi dati economici destano sconcerto. Soprattutto quando scopriamo che, di questi 97 milioni di euro, solo 28 milioni sono Drg (cioè cure effettuate su pazienti: cioè trapianti di organi). E l’altra montagna di soldi, cioè gli altri 65 milioni di euro pagati dagli ignari contribuenti siciliani?

Non ci interessano i dati eventualmente forniti dal Governo e dall’Ismett su come vengono spesi questi 65 milioni di euro: perché siamo certi che ci risponderebbero che ci sono di mezzo diagnosi complicatissime tra America e Sicilia, alta formazione e bla bla bla. Quindi i signori di Pittsburgh non si disturbino a contattarci, perché non siamo interessati alle loro spiegazioni.

Quello che in questa sede vogliamo fare notare è che la Regione dovrebbe andare a contrarre un mutuo di quasi un miliardo di euro per pagare, principalmente, debiti sanitari, dopo aver pagato 97 milioni di euro ai signori dell’Ismett!

L’Ismett è costato ai siciliani un sacco di soldi. E, pur costando ogni anno un sacco di soldi, opera in una condizione di grande favore. Tutti i ricoveri dell’Ismett sono selezionati dalle gestioni ambulatoriali.

Presso l’Ismett – e questo non sembra razionale, visto quanto costa al contribuente siciliano – non c’è un Pronto soccorso. Se un malato arriva all’Ismett e i medici – anche se l’hanno seguito – vedono, in quel momento, che il paziente è in una condizione di emergenza, possono inviarlo presso un’altra struttura sanitaria pubblica della Sicilia.

Alla fine, è un sistema piuttosto comodo, quello che è stato costruito dalla politica siciliana per l’Ismett. Potrebbe anche sembrare quasi che l’Ismett si scelga i malati: cosa che noi non pensiamo. Qualche altro mal pensante potrebbe anche ipotizzare che all’Ispett si scelgano i malati a più alto Drg: cosa che noi non pensiamo assolutamente.

Quello che noi notiamo è che in una Regione ormai in bancarotta – perché una Regione che vuole contrarre quasi un miliardo di debiti (cioè il mutuo) per pagare altri debiti, se non è ancora in bancarotta, sta per finirci – paga 97 milioni di euro per tenere in piedi una struttura sanitaria che, di fatto, non è siciliana, ma americana.

Insomma, per l’attuale Governo regionale di ‘sinistra’, prima vengono gli americani e poi i siciliani. Come per il Muos di Niscemi: prima gli interessi americani, poi la salute dei siciliani.

Foto di prima pagina tratta da kijiji.it


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