E' diventato presidente della regione grazie ai partiti che l'hanno sostenuto. Non ha dato 'valore aggiunto' alla coalizione, non prendendo un voto in piu' delle liste che l'hanno sostenuto. Dunque il governatore farebbe bene a non 'cassariarsi' troppo con la parola "popolo" che nella sua bocca e' una nota stonata
La ‘popolarità’ di Crocetta in Sicilia? Solo nella sua testa!
E’ DIVENTATO PRESIDENTE DELLA REGIONE GRAZIE AI PARTITI CHE L’HANNO SOSTENUTO. NON HA DATO ‘VALORE AGGIUNTO’ ALLA COALIZIONE, NON PRENDENDO UN VOTO IN PIU’ DELLE LISTE CHE L’HANNO SOSTENUTO. DUNQUE IL GOVERNATORE FAREBBE BENE A NON ‘CASSARIARSI’ TROPPO CON LA PAROLA “POPOLO” CHE NELLA SUA BOCCA E’ UNA NOTA STONATA
di Carmelo Raffa
Il balletto di Rosario Crocetta continua. Dialoga con i partiti, ma sempre a modo suo, perché si sente unto dal Popolo. Ma a quale Popolo si riferisce? Forse a quello che sognava di avere due anni fa nelle primarie che lo dovevano incoronare candidato del PD e del centro sinistra a Governatore della Sicilia. Forse non ricorda che sull’altare di un accordo verticistico fu proposto o imposto dall’Udc di Casini e D’Alia al Partito Democratico. A quel punto, raggiunto lo scopo le primarie non servirono più.
Poi, subito dopo le consultazioni, si è constatato che quella presunta popolarità di Crocetta faceva parte dei suoi sogni. Infatti, rammentiamo, ottenne la stessa percentuale del voti delle liste che lo sostenevano e precisamente il 32%. E non fu comunque una vera vittoria, né per lui, né per la sua coalizione, in quanto i partiti del centrodestra ottennero circa il 40%, ma persero le elezioni per i conflitti interni.
Se Crocetta si ostina ad invocare il Popolo lo faccia veramente richiedendo ad alta voce al suo Partito Democratico di promuovere un referendum consultivo sul suo operato. Altrimenti non invochi più il Popolo e dimostri riconoscenza e lealtà verso i Partiti che l’hanno imposto ai propri elettori e dialoghi veramente con loro senza salire sulla cattedra.
Il Governatore sperava che il neo Segretario del PD, Fausto Raciti, si mettesse a sua completa disposizione ed ai suoi ordini? Gli è andata male, perché il giovane Segretario sta interpretando bene la volontà degli elettori progressisti siciliani, che vogliono una svolta immediata che dia risposte concrete ai siciliani e non solo chiacchiere.
Bene ha fatto, domenica scorsa, l’esponente della sinistra del PD, senatore Corradino Mineo, a sottolineare che la gestione del Governo regionale, da parte di Crocetta, si è dimostrata un fallimento ed è arrivata al capolinea.
Se vuole un po’ di bene al Popolo, il presidente della Regione dovrebbe cambiare rotta e dialogare con i Partiti e le forze sociali per costruire un progetto vero di sviluppo per la nostra terra.
Se non è disponibile a niente di ciò lasci ad altri questo compito.
Siamo certi che questo suo coraggio di lasciare verrebbe apprezzato e ricordato dal Popolo siciliano.