Il segnale lanciato ieri dalla sicilia al governo nazionale prima che ai militari americani è chiarissimo: il muos non può essere realizzato nella nostra isola. E una questione di buon senso: non si può mettere a repentaglio la salute di milioni di persone per esigenze militari.
La manifestazione anti Muos di ieri: il vero sconfitto è il Governo di Rosario Crocetta che mostra tutti i propri limiti culturali prima che politici
Il segnale lanciato ieri dalla Sicilia al Governo nazionale prima che ai militari americani è chiarissimo: il Muos non può essere realizzato nella nostra Isola. E una questione di buon senso: non si può mettere a repentaglio la salute di milioni di persone per esigenze militari.
Il pronunciamento dellIstituto superiore della sanità lascia il tempo che trova. Si tratta, infatti, di un pronunciamento che non ha nulla di scientifico e che, invece, ha molti di politico.
I siciliani non vogliono il Muos. I primi ad essersene resi conti, ne siamo certi, sono proprio i militari americani. I quali, meglio dei governanti italiani, sanno che non si può andare in Paradiso a dispetto dei Santi.
La manifestazione popolare di ieri, con decine si Sindaci e Consigli comunali, è la chiara testimonianza che la Sicilia non ha alcuna intenzione di farsi mettere lanello al naso dal Governo nazionale.
Noi siamo convinti, lo ripetiamo, che i primi ad aver capito il significato della manifestazione di ieri sono proprio i militari americani.
Ma la manifestazione di ieri segna anche la sconfitta, molto pesante, del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta.
Non sono tanto gli slogan contro di lui, urlati ieri dai manifestanti, a dimostrarlo. E la filosofia del suo Governo – rispetto a questa vicenda – che è stata messa in discussione. Una filosofia che, come questo giornale ripete da mesi, è fallimentare nella forma e nella sostanza.
Il Muos di Niscemi, prima che questione militare e amministrativa, è una questione politica. Il presidente Crocetta avrebbe dovuto porre la questione a Roma, in sede di Consiglio dei Ministri. Dove il governatore dellIsola, a norma dello Statuto, siede con il rango di Ministro.
Crocetta si è sempre rifiutato di utilizzare questa prerogativa. Forse perché non si sente allaltezza di rappresentare la Sicilia caricandosi questa responsabilità istituzionale e politica? Ma allora perché si è candidato alla presidenza della Regione siciliana?
La vera sconfitta, in questa storia, non è la Marina militare americana: il vero sconfitto è il Governo della Regione e il suo presidente che non riesce a rappresentare gli interessi del popolo siciliano.