La madre di Zeman

Giocherellando con il telecomando sono approdata ad una trasmissione sportiva del lunedì sera. Tra la crisi del governo e l’elezione del nuovo papa, i casi di violenza negli stadi recentemente si sono contesi le prime pagine dei quotidiani, dei  telegiornali, delle trasmissioni sportive: così, giustamente, anche al “Processo di Biscardi”, si tornava sull’argomento. Dopo i feroci scontri che hanno visto volare fumogeni, petardi, poliziotti alle prese con ultrà scatenati e un clima generale da malebolgie dantesche, il tema, più pacato ma ugualmente inerente alla violenza negli stadi, erano i cori offensivi degli ultrà juventini nei confronti di Zeman, allenatore del Lecce, squadra ospite, domenica 17 aprile, allo stadio Delle Alpi. Con mia grande sorpesa, gli opinionisti invitati alla trasmissione, non erano meravigliati dalla gravità dei cori (per la cronaca: “la madre di Zeman è una ***”) perchè gli sfottò tra gli spalti sono normali.

 

Normali, certo, perchè a quanto pare, paradossalmente, il fine dell’andare allo stadio non è tifare sportivamente per la propria squadra, seguire una partita, apprezzare un buon gioco del calcio da chiunque sia condotto, ma provocare l’avversario, sperare che un giocatore della squadra avversaria sia portato fuori in barella e salti un paio di turni, sfogare la violenza, in modo verbale o fisico. Eh già, perchè ci meravigliamo se in campo arrivano a gettare anche i motorini? E’ violenza anche quella, se legittimiamo quella verbale oltremodo, a chi farà male un motorino gettato in campo se non arriva addosso a nessuno?

 

Il presidente del Palermo era l’unico visibilmente sconcertato dalle considerazioni degli altri invitati: ha ricordato che un conto è il tifo appassionato, fatto anche di striscioni o cori provocatori, un conto gli insulti totalmente fuori luogo e fini a se stessi. Cosa c’entra infatti la signora Zeman con gli juventini? Nulla, è solo che suo figlio tempo addietro fece trapelare la punta di un iceberg: l’uso del doping nel mondo del calcio, il modo per vincere barando. Dopo sommari interrogatori e processi, ricordiamo anche che il caso Juventus finì in una bolla di sapone, venne condannato il solo Agricola, che è un po’ come dire non arrestate l’assassino ma chi ha fabbricato l’arma con cui si è sparato. Certo Zeman non poteva sperare, né lo sperava sicuramente, di trovare cori amici allo stadio, ma ha trovato, come sottolineato nell’intervista rilasciata nel dopo partita, cori che lo hanno lasciato amareggiato dell’inciviltà dimostrata a Torino. Che errore, gli opinionisti della trasmissione lo hanno accusato: dire che Torino è città incivile, quello è un insulto davvero grave.

Leggi anche: Tifoserie amiche: perché no?


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]