La lite nel Pdci, polemiche su Facebook Licandro: «Io uno squadrista? Inaudito»

«Io non ho chiamato la Digos, sono arrivato in ritardo e ho anzi cercato di calmare gli animi dei tanti agitati che erano lì presenti. Non so chi ha fatto la chiamata e chi afferma il contrario dice solo falsità». Sono queste le parole di Orazio Licandro, esponente della segreteria dei comunisti italiani, dopo ciò che accaduto il 29 dicembre nella sede catanese del partito in occasione della presentazione della lista Rivoluzione civile che sostiene l’ex magistrato Antonio Ingroia. L’esponente politico tiene a precisare la sua versione dei fatti «perché è inaudito che venga tacciato di essere fascista o squadrista. Sembra quasi che ci sia una campagna politica contro di me».

Licandro cerca di smontare la polemica nata all’indomani della pubblicazione on line del video dell’accaduto da parte dei cosiddetti dissidenti e delle relative manifestazioni di solidarietà da questi ricevute nei giorni successivi. Innanzitutto precisa che lui è giunto in ritardo rispetto all’orario fissato per la presentazione della lista, a causa del volo che lo ha portato da Roma a Catania e quindi non ha assistito alla nascita del litigio tra i compagni. Al suo arrivo in via Paternò, dunque, c’era già molta gente e gli animi erano già caldi. «Urlavano tutti, c’erano anche molti condomini tra i militanti e non so chi abbia chiamato il 113. Di certo tutti erano esasperati, e ho cercato di farli calmare, ma senza troppo riuscirci», confessa.

Non è lui l’autore della chiamata alle forze dell’ordine e non di Digos si tratta ma di polizia, precisa. «Quando mi hanno detto che stavano arrivando gli uomini in divisa, ho anche avvisato un dirigente della polizia che conosco per cercare di spiegare che non si trattava di nulla di preoccupante, ma i rappresentati delle forze dell’ordine sono arrivati lo stesso». Una volta giunti, però, Licandro era già dentro la sala per la presentazione della nuova lista. «Ero lì per questo, la gente stava aspettando l’ufficialità del nostro appoggio a Ingroia, uno dei baluardi della lotta alla mafia e della difesa dei diritti civili e della democrazia, e così ho fatto quello per cui ero venuto: presentare la lista».

Secondo Licandro, quanto accaduto lo scorso 29 dicembre è legato a problemi di vecchio corso. È vero, infatti, che nel mese di novembre il direttivo giovanile provinciale è stato azzerato, «ma è anche vero che si tratta di un organo non statutario e che la decisione presa dal coordinatore nazionale della Fgci, Flavio Arzarello, in previsione di una nuova organizzazione, era stata totalmente condivisa. Evidentemente oltre al dissenso politico c’è altro», dichiara.

Il litigio nato in via Paternò ha poi avuto un seguito sul web, sia con gli stessi dissidenti che hanno creato il blog Per la democrazia nei comunisti italiani, che con persone esterne al partito. E’ nata una querelle con l’avvocato Goffredo D’Antona secondo cui Licandro l’avrebbe bannato dal suo profilo Facebook in modo da non permettergli di esprimere la propria opinione. D’Antona ha anche scritto una lettera a Licandro, sempre usando le pagine del famoso social network. Ma secondo il responsabile della comunicazione dei comunisti italiani, anche in questo caso «le cose sono un po’ diverse da come appaiono». Nella sostanza è vero che Licandro ha cancellato dai suoi contatti D’Antona, ma senza sapere che fosse lui. L’avvocato, infatti, non era in contatto con Licandro con il suo profilo personale, ma con quello Avvocati Liberi. Chi conosce D’Antona sa che è proprio lui a gestirlo, ma a quanto pare questo dettaglio sfuggiva fino a poco tempo fa a Licandro. «Credevo fosse il profilo di un gruppo di professionisti, e siccome sono stato pesantemente insultato ho deciso di non leggere più tali falsità e rimuovere gli anonimi che le scrivevano».

 

[Foto di Orazio Licandro]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dopo la rissa sfiorata tra i comunisti catanesi nella sede del partito, quando ad alcuni dissidenti sarebbe stato negato l'accesso alla sede del partito, Orazio Licandro - responsabile della segreteria nazionale e presente quel giorno - dà un'altra versione dell'accaduto. Ma intanto la lite, a colpi di cancellazioni di amicizie e note pubbliche, si sposta anche sui social network

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]