La fabbrica di Cip e Ciop

Dopo centosessantaquattro contratti a tempo indeterminato già firmati a Palermo per il personale addetto al parco di Eurodisney (receptionist, commessi di boutique, accompagnatori, eccetera), l’otto ottobre si sono tenute a Catania le selezioni per la sezione spettacolo: si cercavano animatori e character per scene e parate allestite all’interno del Disney Resort di Parigi. A questo banco di prova, oltre a tanti giovani provenienti da tutta la Sicilia orientale, si sono precipitati in massa molti degli esclusi dalle precedenti selezioni palermitane.

Tentar non nuoce e uno stipendio dai 1300 ai 1500 euro mensili (con la possibilità di dormire negli alloggi all’interno della struttura con una piccola trattenuta) fa gola a molti. Specie se l’alternativa non c’è.

Dalle 10 del mattino fino a tardo pomeriggio le palestre sportive del CUS di Catania sono state trasformate in teatro di audizioni per aspiranti Minnie e Topolino. Coreografie improntate sul momento, interpretazioni dei più celebri cartoni animati e tentativi estemporanei di ballo sono serviti a testare le capacità di animazione dei possibili Cip e Ciop di domani.

La protagonista del video sopra, purtroppo, non ce l’ha fatta: laureata in scienze Politiche, indirizzo internazionale, conosce tre lingue (inglese, spagnolo e tedesco), al momento fa praticantato presso uno studio. Scartata alle prime selezioni di ballo, nonostante conoscesse molto bene l’inglese, tra le lingue richieste oltre al francese, non si perde d’animo. Sa bene che per lei e tanti altri neo laureati suoi coetanei quello di mercoledì non sarà né il primo né l’ultimo scoglio da superare tra provini, concorsi e colloqui vari prima di approdare ad un posto di lavoro stabile (o almeno soddisfacente): “Ho notato fra i partecipanti che ci sono tanti laureati in Lingue. Probabilmente fanno questa esperienza per migliorare il loro francese” – ci rivela appena fuori dalla sala prove la giovane intervistata.

Qui a Catania un gran numero di ragazzi stanno dimostrando di possedere dei buoni requisiti. Dai nostri dati, sappiamo che il 90% dei giovani ritorna. Però ha acquisito una buona competenza linguistica e un’ottima capacità di relazionarsi al mercato del lavoro” – queste le parole del Coordinatore Regionale dell’Eures (partner di Walt Disney per il reclutamento), Gianfranco Badami.
Se in passato multinazionali come Disneyland Resort vantavano in primis rapporti di partenariato con l’Inghilterra oggi questo primato va alla nostra isola” – commenta il referente Eures per Catania, Massimo Floridia, e ancora – “Noi abbiamo forse i ragazzi più preparati e questa opportunità può essere considerata un trampolino di lancio per tutti quei giovani che hanno voglia di fare una esperienza lavorativa all’estero mettendosi in gioco”.

Già, si tratta di ragazzi preparati e competenti: a conti fatti una schiera di buffi personaggi (ma con tanto di laurea) è pronta a partire alla volta del parco divertimenti più celebre in Europa e nel mondo per un sogno tutto made in Sicily. Chissà se qualche giovane Topolino catanese non riesca a trarre da questa “cartooniana” esperienza a Parigi la propria fortuna. Sperando che non si tratti della solita “isola che non c’è”.


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