La direzione del PD siciliano di ieri: parole, parole parole…

NIENTE DI NUOVO SUL FRONTE CROCETTIANO: A SCIARRA E’ SEMPRE ‘PA CUTRA. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SI TERRA’ LE POLTRONE E MEZZO PARTITO DEMOCRATICO DELL’ISOLA O SI ACCONTENTERA’ DI RESTARE A GUARDARE OPPURE… OVVIAMENTE, I PROBLEMI CONCRETI DELLA SICILIA RESTANO AL PALO

di Carmelo Raffa

Alla fine della riunione s’intravede solo un timido filo di luce che si concretizza nell’approvazione quasi unanime di un documento in quattro punti che si esprime nella volontà comune che occorre «rilanciare e strutturare l’azione politica a tutti i livelli territoriali», che necessita «sottoporre al Governo un’agenda di riforme strutturali nel segno del cambiamento», e per raggiungere gli obiettivi si affida «mandato al segretario regionale di avviare un confronto negli organismi regionali nonché di avanzare al presidente della Regione la proposta del partito per rafforzare e rilanciare l’azione complessiva del Governo della Regione e la rappresentanza del partito nello stesso Governo regionale».

Infine la Direzione del PD Sicilia decide che le adesioni al partito sono vincolate alla”condizione programmatica e alla condivisione di valori e programmi nel rispetto degli organismi statutari territorialmente competenti”.

Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. Fiumi di parole. E di concreto? Nulla! A parole tutto è risolto, ma allo stato dei fatti nulla è risolto. Le disponibilità emerse dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, per riunificare il partito sono un pochino vaghe e, conoscendo il personaggio, siamo più che convinti che farà di tutto affinché la famosa telenovela non abbia fine e così potrà continuare a campare fino alla scadenza del suo mandato.

Ma quello che ci preoccupa è che la cosiddetta “sciarra ‘pa cutra” non faccia allontanare l’attenzione politica sui veri problemi che affliggono l’Isola e che fino ad oggi non s’intravede alcuna soluzione.

Fino alla nausea ripeteremo che la Sicilia si ritrova, assieme ai siciliani, nel più profondo baratro. Il PD che si ritrova ad amministrare la Regione e lo Stato non deve occuparsi prioritariamente di dirimere beghe per bilanciare, al proprio interno, secondo logiche da manuale Cencelli, la spartizione di poltrone, sedie e siggiuzzi. Il Signor Lorenzo Guerini che viene spesso nella nostra su mandato di Renzi è bene che riferisca al Capo quali sono le vere aspettative dei cittadini e degli elettori del PD siciliano.

Il giovane Segretario del PD, Fausto Raciti, che ha riottenuto piena fiducia ed un mandato da parte della Direzione regionale del partito convocata ieri a Palermo, ne approfitti del momento e metta al primo posto le vere esigenze e le aspettative dei siciliani.

Matteo Renzi, Rosario Crocetta ed i Governanti non facciano orecchie da mercanti e trovino immediatamente le giuste soluzioni per fare ripartire nell’Isola la macchina dello sviluppo, della produttività e del lavoro ed in questo modo togliere la fame patita da tante persone.

 


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