Secondo la Fsi-Usae, tra covid e pensionamenti in aumento, gli ospedali siciliani presenterebbero pesanti carenze in organico, che andrebbero a colpire così una categoria che negli ultimi mesi è stata sottoposta a particolare stress lavorativo
La denuncia del sindacato: ferie a rischio per gli infermieri «Troppe carenze nelle strutture, servono nuove assunzioni»
Niente ferie per gli infermieri siciliani. Questo è il rischio che si corre vista la reiterata carenza di personale nelle varie strutture dell’Isola. Un tema sollevato dalla segreteria regionale Federazione sindacati indipendenti Usae, che ha chiesto l’intervento urgente del presidente della Regione Nello Musumeci e dell’assessore alla Salute Ruggero Razza, oltre che del presidente della commissione regionale Salute, Margherita La Rocca Ruvolo.
« necessaria una reengineering del Ssr relativamente al personale sanitario carente e, soprattutto di calcolare il reale fabbisogno di Infermieri e Oss – dice il sindacato – La concomitanza delle ferie
Secondo il sindacato si va a colpire una categoria che negli ultimi mesi, vista l’emergenza sanitaria, è stata sottoposta a forte stress lavorative, oltre al rischio di negare un diritto, quello delle ferie, che è inviolabile per legge. Per questo si chiedono nuove assunzioni in grado di dare respiro ai professionisti che sono stati impegnati finora nei reparti degli ospedali siciliani. Inoltre il mese scorso in alcune aziende sanitarie sono stati accertati casi di operatori sanitari positivi al tampone per il Covid-19, altra ragione che spinge il Fsi-Usae a chiedere assunzioni, definite necessarie per rispondere anche in modo strutturale alla sostituzione del personale che ha contratto il virus, durante il periodo di isolamento. «Il problema è generale, con la scadenza dei contratti e l’avvio dei piani ferie estivi il rischio di carenze di personale è reale e concreto – prosegue il sindacato – Negli anni precedenti si era già verificata una situazione analoga ed aveva causato la chiusura temporanea di tre unità operative negli ospedali di Messina».