Alle 18.38, proprio mentre era in corso la conferenza stampa della commissione Grandi rischi, una nuova, forte scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, ha fatto tremare per tre secondi la terra. In una citta’ universitaria come L’Aquila c’è un grosso coinvolgimento degli studenti. Il sito web dell’università è fuori uso. “Non c’e’ un’unica struttura universitaria agibile. – ha dichiarato Ferdinando Di Orio, rettore dell’universita’ de L’Aquila – Qui e’ una tragedia di dimensioni inenarrabili. C’e’ assoluto bisogno di aiuto da parte delle istituzioni. L’ateneo e’ praticamente distrutto. Le strutture sono tutte gravamente danneggiate e non abbiamo dove trasferire i nostri 27.000 studenti “. Ferdinando Di Orio ha precisato: ”Il Dipartimento di Storia di via Roma e’ venuto giu’, il rettorato e’ lesionato in modo difficilmente riparabile, danneggiate anche le facolta’ di Lettere, Ingegneria e Medicina”. Intanto i circa 80 mila abitanti dell’Aquila sono passati dallo stato di cittadini a quello di profughi.
La CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ha istituito il fondo “Universita’ Emergenza Terremoto” e fa appello agli atenei e al personale docente e tecnico amministrativo delle universita’ italiane perche’ partecipino a una raccolta di fondi per la ricostruzione degli edifici colpiti. I dettagli del conto corrente su cui versare il proprio contributo sono sul sito www.crui.it.
Un team di geologi del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Camerino è già sul posto, nell’area dell’epicentro del terremoto, con l’obiettivo di eseguire una serie di rilievi sugli effetti geologici e sull’ambiente.
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