Le caselle sono quasi tutte complete e manca sempre meno all’ufficialità delle candidature. La partita, inevitabilmente, si gioca sul doppio binario delle Politiche e delle elezioni regionali. Le liste presentate sono 38, sei sosterranno il candidato presidente del centrodestra Renato Schifani mentre quattro sono quelle collegata alla candidata del fronte progressista Caterina Chinnici: Movimento 5 stelle, Pd e Cento passi per la Sicilia. Per l’ex sindaco di Messina Cateno De Luca, che oggi si dividerà tra Catania e Palermo proprio per ufficializzare i nomi dei candidati, ci sono ben nove simboli presentati. A cinque settimane dal voto la strategia dell’attacchino prosegue senza sosta con le città tappezzate di manifesti elettorali.
Nela lista degli autonomisti ambisce a un posto a palazzo dei Normanni Giuseppe Lombardo, ex assessore ai Servizi sociali al Comune di Catania e figlio di Angelo Lombardo – fratello dell’ex presidente della Regione Raffaele, ancora a processo per concorso esterno a Cosa nostra. Manifesti già in bella mostra anche per Giuseppe Castiglione, figlio di Santo, presidente del Consiglio comunale a Catania. Dall’esperienza a palazzo degli Elefanti anche Alessandro Porto, ex assessore alla Municipale e autonomista di lungo corso ai tempi di Giovanni Pistorio. Ci riprova dopo avere fallito cinque anni fa e la piroetta politica con il passaggio dal centrosinistra, a sostegno di Fabrizio Micari, alla lista a Forza Italia. Poi le parentesi con Udc e quella più recente da segretario provinciale della Lega di Matteo Salvini. In lista con gli autonomisti anche il sindaco di Randazzo Francesco Sgroi e Sabrina Renna, consigliera comunale ad Acireale che nel 2018 è stata la più votata per il senato cittadino.
Luca Sammartino, sotto processo per corruzione elettorale, è a caccia del terzo mandato all’Ars nella lista della Lega – Prima l’Italia. Il deputato uscente, dopo essere stato eletto la prima volta con l’Udc a Palermo, cinque anni fa aveva fatto il pieno di voti con il Partito Democratico. Dopo c’è stato il passaggio in Italia Viva, con Matteo Renzi, ma adesso è una delle colonne della Lega di Salvini. Anastasio Carrà, ci riprova pure lui, attuale sindaco di Motta Sant’Anastasia e vice segretario del Carroccio isolano. Nella Lega è candidata anche Mercedes Di Mauro, vigile urbano a Tremestieri Etneo. Dal Consiglio comunale di Catania c’è anche la candidatura dell’ex Fratelli d’Italia Francesco Saglimbene, passato con il Carroccio a fine luglio. In corsa anche il sindaco di San Gregorio Carmelo Corsaro.
Forti dei sondaggi sarà battaglia dentro la lista di Fratelli d’Italia. A caccia del bis c’è Gaetano Galvagno. Carmelo Nicotra, ex vicepresidente del Consiglio comunale a Catania. Giuseppe Zitelli, eletto cinque anni fa con il movimento Diventerà Bellissima di Nello Musumeci. A puntare dritto a palazzo dei Normanni è anche il medico acese ed ex consigliere comunale Riccardo Castro. Nella lista che riporta il nome di Giorgia Meloni ci sarà – per alcuni un po’ a sorpresa – pure Angela Foti, ex grillina poi tra i fondatori del gruppo all’Ars di Attiva Sicilia. Durante l’ultima legislatura è stata vicina alle posizioni del governo di centrodestra. Nuovo tentativo di approdo all’Ars per l’avvocato Dario Letterio Daidone, già candidato nel 2017 con Forza Italia e nel 2012 con la lista del Popolo delle Libertà. Da Palazzo degli Elefanti prova l’approdo a Palermo l’ex assessora Barbara Mirabella.
Ancora qualche punto interrogativo in Forza Italia. All’interno degli azzurri si sgomita tra Regionali e Politiche. Gli amministratori etnei di Forza Italia hanno lanciato un appello a Silvio Berlusconi per il via libera alla doppia candidatura dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. In corsa ci sarà pure l’avvocato Antonio Villardita. L’ex autonomista Nicola D’Agostino, invece, dovrebbe essere inserito nelle liste per la Camera dei deputati. Non sarà candidato con gli azzurri, invece, l’ormai ex vicecoordinatore azzurro a Catania Elio Tagliaferro. L’ex lombardiano, con trascorsi da consigliere provinciale e assessore quando Nello Musumeci guidava la Provincia, ha scelto la Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro. Nelle liste di Cateno De Luca c’è Ludovico Balsamo, anche lui ex assessore alle Attività produttive al Comune di Catania. In corsa pure Salvo Giuffrida, ex deputato regionale e a lungo volto dell’Udc. Ancora qualche tassello da mettere al proprio posto nel Partito Democratico. Il capolista, non ci sono dubbi, è l’attuale segretario regionale Anthony Barbagallo, manifesti già affissi per il sindaco di Militello Val di Catania, ed ex parlamentare, Giovanni Burtone e per la presidente provinciale dell’assemblea dem Ersilia Severino. Ci saranno pure l’ex sindaco di San Michele di Ganzaria Gianluca Petta, Rosa Contino, Annarita Scuderi, Antonino Lo Giudice e la sindacalista Uil Jeanine Bongiovanni. Nei dem resta aperta però la questione riguardante la candidatura di Giuseppe Lupo, imputato per corruzione, Angelo Villari e Luigi Bosco, gli ultimi due assessori a Catania finiti a processo per il dissesto di palazzo degli Elefanti. Nel Movimento 5 stelle prova il bis Jose Marano ed è sicura la candidatura del consigliere comunale di Catania Graziano Bonaccorsi. Nell’Udc correrà Nino Amendolia, ex deputato regionale originario di Riposto. Il politico venne indagato e archiviato in un’inchiesta della procura di Catania su Riccardo Pellegrino. Tra i volti nuovi nella lista Cento passi di Claudio Fava c’è invece il nome dell’avvocato civilista Domenico Brancati.
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