La comunicazione, come amano ripetere gli organizzatori di Com.on, sta per accendersi. Come? Con tre giorni di musica, convegni, mostre, installazioni, proiezioni, incontri, che faranno parte del primo festival organizzato a Roma da studenti di Scienze della Comunicazione, quelli dellUniversità La Sapienza. Alla base delliniziativa, partita due anni fa grazie a un gruppo di circa dieci studenti della facoltà romana, un concetto molto forte: far fruttare limmenso serbatoio umano e creativo costituito dai 15 mila iscritti al corso di laurea. La nostra idea vuol far emergere lenorme patrimonio umano della facoltà tramite la realizzazione di un festival, un grande contenitore nel quale inserire tutto quello che gli studenti possono esprimere in forma creativa e comunicativa. Siamo convinti che un simile evento sia il modo migliore per reagire ai nostri problemi trasformando 15.000 studenti da problema a risorsa, dichiarano gli organizzatori nel progetto di Com.on.
Forte poi libridazione di linguaggi, stili e forme espressive che comporranno il festival. A partire da giorno 21 novembre la facoltà di Via Salaria 113 sarà al centro di moltissimi eventi: si parte con un aperitivo a base di blog, poesie e racconti giorno 21 alle ore18, accompagnato dal dj set de Le particelle elementari. Giorno 22 gli appuntamenti interessanti saranno due; il primo, alle 11, sarà il seminario Levento come forma di comunicazione che ospiterà i responsabili di Zone Attive, MarteLive e Magma festival, il festival siciliano per cortometraggi, che presenterà alcuni lavori vincitori delle ultime edizioni, al centro congressi della facoltà. Alle 20, ancora al centro congressi, la lezione-concerto dei Torpedo, band rivelazione dellarea reggae-ska romana. Giorno 23 alle 13 sarà realizzato un seminario dal titolo Luniversità del fumetto con la partecipazione di Romics; infine alle 23 la grande festa finale presso il Circolo degli Artisti con i concerti di Biorn e Diuesse, dj set di Soundbyteroma e Awakers, proiezione di cortometraggi e esposizione di fotografie.
Una reazione forte, quella proposta da Com.on, alla situazione di difficoltà che la facoltà, come molte altre in Italia, vive a causa di strutture inadeguate, sovraffollamento, scarsa interazione fra docenti e studenti, dispersione e fondi spesso insufficienti. Il festival mira, dopo la prima edizione, a diventare un appuntamento annuale che coinvolga studenti di tutti gli anni tanto nellorganizzazione come nella partecipazione con opere proprie; il criterio più importante per la selezione dei lavori proposti riguarda infatti la presenza di uno o più iscritti della facoltà nella produzione dei lavori.
Uniniziativa che potrebbe dare impulso alla nascita di progetti paralleli nelle ormai numerose facoltà di Scienze della Comunicazione sparse in tutta Italia.
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