Mentre il presidente della regione, rosario crocetta, denuncia e annuncia nuove rivelazioni sulla sanità, in commissione bilancio e finanze dellars è iniziata, oggi, la sessione legislativa estiva. Una partita che vede il governo regionale in netta contrapposizione con sala dercole e con la stessa maggioranza che lo dovrebbe sostenere.
La Commissione Bilancio boccia l’assessore allEconomia, Luca Bianchi
Mentre il presidente della Regione, Rosario Crocetta, denuncia e annuncia nuove rivelazioni sulla sanità, in Commissione Bilancio e Finanze dellArs è iniziata, oggi, la sessione legislativa estiva. Una partita che vede il Governo regionale in netta contrapposizione con Sala dErcole e con la stessa maggioranza che lo dovrebbe sostenere.
In Commissione Bilancio e Finanze si è recato lassessore allEconomia, Luca Bianchi. Proponendo lesame di un pacchetto di quattro leggi: proroga dei precari, rendiconto, assestamento e un provvedimento che dovrebbe consentire una deroga agli indicatori occupazionali per chi ha usufruito dei fondi del Por 2000-2006 (come si può notare, una legge molto tempestiva, visto che riguarda fatti di cinque o sei anni fa).
Ma la notizia non sta in questa piccola legge, alla fine, non molto importante. E nemmeno sullo scontato sì della Commissione Bilancio e Finanze al disegno di legge sulla proroga dei precari. La vera notizia è che Sala dErcole, nel suo complesso, non ha alcuna intenzione di fare sconti al Governo.
La Commissione Bilancio e Finanze, di fatto, ha bocciato la proposta dellassessore Bianchi. In Aula, in questa fase, andrà solo il disegno di legge sui precari. Rendiconto e assestamento di bilancio potranno essere discusse e approvare da Sala dErcole solo in un secondo momento.
Antonello Cracolici, a nome del Partito democratico, ha chiesto che, prima di passare allesame di rendiconto e assestamento di bilancio dovrà avere luogo un chiarimento politico allinterno della maggioranza.
Per il resto, la seduta ha fatto registrare una dura polemica tra lassessore Bianchi e il presidente della Commissione Bilancio e Finanze, Nino Dina. Allassessore non è andato giù la lettera, tutto sommato dai toni pacati, che Dina ha inviato al Governo e che è finita alla stampa. Dove è venuta fuori la storia che mancherebbero 50 milioni di euro per i forestali.
Ma, al di là delle polemiche, resta il fatto che il Governo di Rosario crocetta non avrà vita facile in Aula.
Sembra incredibile, ma il presidente della Regione è riuscito a fare ciò che i dirigenti del Pd regionali e nazionali non sono riusciti a fare negli ultimi quattro anni e mezzo: ricompattare tutti il Pd siciliano.
Tutti le varie anime del Pd, dal correntone di Franco Piro ai renziani di Davide Faraone, fino allo stesso Cracolici sono tutti daccordo nel mettere alle corde Crocetta: basta con il Governo dei tecnici e via libera a un Governo politico, lunico in grado a aggredire i problemi sul tappeto. A cominciare dalle questioni finanziarie che vedono su fronti contrapposti Roma e la Regione siciliana. Fare da tappetino al Governo nazionale – come ha finora fatto il Governo Crocetta – non serve. Occorre un polso diverso nella gestione delleconomia. E questo può assicurarlo solo un Governo politico.