La Cnn dedica un reportage a Pino Maniaci Unanime la condanna della stampa italiana

Si intitola The Mafia Hunter, cioè il cacciatore di mafiosi, la video-intervista che introduce il lungo articolo che campeggia sulla homepage della Cnn, l’emittente televisiva statunitense che ha deciso di dedicare un reportage a Pino Maniaci, giornalista e direttore di Telejato. E che da maggio è coinvolto in un’inchiesta della Procura di Palermo, accusato di tentata estorsione ai danni di alcuni esponenti dell’amministrazione locale. 

«He goes after the mob; now he’s the target» è invece il titolo dell’articolo: lui che ha perseguitato la mafia, adesso è il bersaglio. Un lungo lavoro a firma del reporter Joel Labi, che ripercorre le fasi salienti dell’attività del cronista di Partinico con la sua emittente e del suo riconosciuto impegno nella lotta contro la mafia. Prima di entrare nel cuore della vicenda giudiziaria che da mesi lo vede suo malgrado protagonista, non mancano dettagliate descrizioni dello studio di Telejato e delle abitudini del direttore, dall’immancabile sigaretta all’amore per il caffè. «La Cnn racconta la mia storia, i servizi e le inchieste scomode di Telejato», scrive Maniaci sui social, aggiungendo: «Come al solito le testate internazionali trattano il mio caso con il giusto metro. Gran parte di quelle italiane, invece, preferiscono gettare continuamente legna sul fuoco».

E proprio la reazione della stampa, a cui il giornalista di Partinico fa riferimento rispetto al reportage, è stata unanime. Chi si è espresso, infatti, ha mostrato un atteggiamento di inequivocabile condanna per il modo in cui l’intero reportage è stato articolato. «Siamo alla messa in scena di una sorta di soap opera – scrive Felice Cavallaro sul Corriere – che ripropone la difficoltà di interpretazione delle vicende italiane, a volte rilanciate con superficialità o con un approccio elementare». Mentre Fanpage parla di un «elogiante articolo» che, malgrado i dettagli sulla vita di Maniaci e il suo lavoro con Telejato, «accenna solo in parte ai fatti più recenti che hanno coinvolto il giornalista». Si punta il dito, insomma, contro il fatto che la prestigiosa emittente statunitense, nell’affrontare la vicenda, abbia finito con lo schierarsi apertamente a favore di Maniaci. Una reazione che, però, proprio quest’ultimo si aspettava: «La spiegazione è semplice – dice – Da sempre i giornalisti italiani sono servi delle procure e non vogliono dispiacere i magistrati».

Dura anche la risposta da parte di Antonio Ingroia, legale di Maniaci insieme a Bartolo Parrino, che all’uscita del reportage ha dichiarato attraverso Telejato: «C’è voluta la Cnn per ricordare che in Italia sta per cominciare un processo surreale come quello a carico di un giornalista coraggioso come Pino Maniaci – dice l’avvocato – Dovrebbe far riflettere com’è stato trattato il caso in Italia, dove la gran parte della stampa ha già processato e condannato mediaticamente Maniaci, con superficialità e approssimazione, dando per certa la tesi della Procura. Una dimostrazione di sconcertante conformismo – si legge più avanti – confermato anche dalla reazione di alcuni organi di stampa nazionali, subito pronti a criticare la Cnn con l’accusa di aver dimenticato di dare la notizia dell’uccisione dei cani di Maniaci e della reazione che Maniaci ebbe. Una circostanza non rilevante ai fini del processo e di cui comunque Maniaci ha ampiamente dato spiegazione nelle sedi opportune. C’è chi ha già emesso la sua sentenza e non vuole sentirsi dire che forse si è sbagliato». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dalla descrizione accurata dello studio di Telejato a Partinico ai dettagli sulla sua giornata tipo e le sue abitudini, fino alla vicenda giudiziaria che da maggio lo vede protagonista: il documentario dell'emittente americana tocca tutti i punti, raccogliendo però solo critiche da parte delle nostre testate

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]