La caduta del governo Draghi e le ripercussioni sulla Regione Saltano diversi tavoli tecnici, ma il bicchiere è mezzo pieno

La scure di Roma che si è abbattuta sulla Finanziaria regionale nonostante l’esecutivo nazionale ormai in dismissione è solo l’ultimo dei colpi di coda del governo guidato da Mario Draghi. Proprio tra le cause dell’eterno rinvio della votazione a palazzo dei Normanni di Bilancio e Legge di stabilità, arrivato infine fuori tempo massimo a inizio maggio, c’è quella dei tanti tavoli aperti dalla Regione con i vari ministeri per tentare di carpire da Roma quanti più fondi possibili e limare, di contro, le pendenze a carico di Palermo. Per questo alla fine ha preso vita la discussione di un Bilancio che presentava un miliardo di euro di fondi congelati, bloccati appunto in attesa della chiusura del dialogo sui vari fronti su cui è stato impegnato l’assessore al Bilancio Gaetano Armao.

Alla fine la crisi di governo ha portato con sé tante di quelle discussioni, che dovranno essere riprese da zero tanto da chi sostituirà Draghi e i suoi ministri, quanto dai nuovi inquilini di palazzo d’Orleans in una trattativa che se non sarà delle più semplici, di sicuro sarà tra le più lunghe, visti i tempi tecnici che proprio non si possono aggirare a questi livelli. In realtà poco male per Armao, che vede il bicchiere mezzo pieno, perché le chiusure giunte in extremis non sono comunque di poco conto. 

«Se avessimo avuto più tempo avremmo ottenuto tante altre cose – spiega il vicepresidente della Regione a MeridioNews – Ne abbiamo definite comunque molte, come la fiscalità di sviluppo, già chiusa e in attesa di delibera e le norme materia finanziaria. Chiusi anche i tavoli sul bollo, da cui arriveranno 32 milioni, oltre i 95 già previsti, e il tavolo sulla retrocessione delle accise in materia sanitaria, un fondo per 600 milioni annui, si aspetta soltanto la formalizzazione».

Inoltre oggi dovrebbero scadere i termini per le risorse aggiuntive previste dal Ddl Variazioni211 milioni per il dimezzamento e il ripianamento del disavanzo, accordo concordato con il ministero dell’Economia e delle Finanze; 375 milioni dall’utilizzo di minori entrate, anche questi concordati con il Mef, che alla Sicilia ha anche riconosciuto 248 milioni di euro provenienti dall’incremento del gettito Iva. Infine, arriveranno anche 20 milioni dalla definizione del riparto per gli enti economici. Un tesoretto complessivo da 854 milioni di euro, che andrà a dare una grossa mano alle casse della Regione, nonostante l’impugnativa sulla Finanziaria. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]