Ragioni e conseguenze della chiusura della più ricca biblioteca di cui la Facoltà iblea dispone - 'Firma l'appello'
La Biblioteca Zipelli chiude
Per carità: né Pergamon né Alessandria. Eppure, la Facoltà di Lingue di Ibla della biblioteca Zipelli può e deve farsene un vanto.
Aperta tutti i giorni, orario continuato, dalle 8.30 sino alle 19.30, pazientemente sempre lì. Talmente sempre lì, da apparire quasi cosa scontata. E quando ci accorgiamo che la riduzione dellorario di apertura ci sconvolge, che la prospettiva di una sua definitiva chiusura ci atterrisce, allora, ma solo allora e forse, ma solo forse ci rendiamo conto che tra le mani abbiamo una fortuna che merita particolare attenzione.
Non solo perché la biblioteca offre, volendo essere lirici, rifugio a tutti quei volenterosi studenti, fuori sede e non, che cercano un luogo tranquillo per studiare. E nemmeno perché, neanche durante lora dellabbiocco (prima o dopo, o allora di pranzo, fate voi), ci vengono anzi, venivano chiuse le porte. Ma soprattutto perché un patrimonio librario come quello della Zipelli costituisce una risorsa irrinunciabile per la Facoltà di Ragusa e per quanti la popolano.
Va da sé che un servizio del genere, per esistere e continuare ad esistere, ha bisogno di gente competente e specializzata che ne garantisca il funzionamento. Né possiamo aspettarci che, dopo la donazione, anche la sua gestione si regga sulla beneficenza altrui.
Insomma, comera immaginabile e come spesso accade, le difficoltà che hanno portato a dimezzare lorario dapertura della Zipelli e presto, a quanto pare, a una chiusura definitiva sono di natura economica. E la situazione è chiara, semplice, lineare: finora, la dott.ssa Martorana ha garantito il completamento del progetto finanziato dalla Banca Agricola Popolare di Ragusa, finalizzato allacquisizione, catalogazione, installazione messa a disposizione dellutenza, valorizzazione e assistenza alla gestione del patrimonio della Biblioteca Zipelli, così come si legge nel bando di concorso del giugno 2005. Meno di tre anni dopo ed esauriti i 50.000 euro che la BAPR aveva messo a disposizione, in due tranches di finanziamento di supporto il progetto sembra essere giunto a un triste epilogo, nonostante limpegno suo e dei suoi validissimi collaboratori, Enrico Avveduto e Gianni Gulino.
Malgrado la grave congiuntura economica, si è deciso di assicurare, fino a dicembre, lapertura mattutina della biblioteca. Il tutto nellinteresse degli studenti. Ma, allo stato delle cose, si profila sempre più concreta lipotesi di una chiusura permanente.
Naturalmente, ciò comporterebbe un grave scompenso nelle risorse della Facoltà, la quale dispone anche di unaltra biblioteca, ma di certo troppo povera per sopperire alle esigenze degli studenti. Infatti, come messo in rilievo anche dalla prof.ssa Laudani nel corso dellultima riunione del Consiglio darea didattica, è alla biblioteca Zipelli che numerosi laureandi attingono proficuamente per ricerche e approfondimenti relative alle loro tesi. Libri, centinaia di libri, di storia, storia moderna, contemporanea, della Sicilia e del Mediterraneo.
Ma non solo. Classici della letteratura greca, latina, italiana e straniera. Saggi di filosofia, manuali e pubblicazioni di archeologia, arte, scultura.
Una varietà di tomi, riviste, opere così ampia da aver richiesto ben un anno e mezzo di inventario; una mole così imponente di libri il cui numero, dagli originari 13.000, è lievitato di altri 2.000 volumi grazie alle donazioni che lingegner Zipelli ha, generosamente, continuato ad elargire nel corso del tempo da costituire un importante risorsa in merito a qualsiasi ambito disciplinare. Si pensi, ad esempio, che la biblioteca offre il più importante fondo di studi ceramici dellItalia meridionale.
Inoltre, la solerzia del donatore e la buona volontà dei collaboratori hanno fatto sì che la biblioteca rientrasse nel Progetto OPAC, promuovendo e consentendo, in questo modo, lo scambio librario con le altre biblioteche della provincia di Ragusa e con le biblioteche che aderiscono a SBN.
Insomma, un servizio portato avanti con cura e attenzione, ma che sembra drammaticamente vicino a un arresto.
Ancora, altri disagi consequenziali alla chiusura parziale o totale che sia della Zipelli meriterebbero dessere considerati. Che non si dimentichi, ad esempio, che essa funge da ottima aula-studio, e sono in parecchi a sfruttarla come tale: in prossimità degli esami e non; da studenti fuori sede e non. In alternativa alla Zipelli, rimarrebbe solo la biblioteca di Facoltà, comunque troppo piccola per ospitare più di un certo numero di persone. O ognuno a casa sua.
E, se del dono dellingegner Zipelli un po ci importa e se, dunque, la nostra biblioteca ci sta a cuore, sarebbe il caso di far sentire, da utenti e studenti, la nostra voce. Magari aderendo alla raccolta firme avviata già da stamattina e disponibile presso lo studio docenti di Vico Marangio.
Giusto per dimostrare che non abbiamo nulla a che fare con quei concittadini di Mattia Pascal, ingrati loro nei confronti del Monsignor Boccamazza, e cacciator di topi lui, in quella biblioteca dislocata nella chiesetta di Santa Maria Liberale.