La base dei grillini: “Sfiduciare il governatore Rosario Crocetta”

IL 90 PER CENTO DEI SIMPATIZZANTI DEL MOVIMENTO 5 STELLE HA CAPITO PERFETTAMENTE DI CHE PASTA E’ FATTO L’ATTUALE PRESIDENTE DELLA REGIONE E LO VUOLE MANDARE A CASA

Il Movimento 5 Stelle si accinge a presentare una mozione di sfiducia contro Rosario Crocetta. L’esito delle “urne elettroniche” non lascia scampo al presidente della Regione, Rosario Crocetta: per il 90,6% dei partecipanti alla votazione on line indetta dal Movimento 5 Stelle, deve andare a casa.

I votanti hanno dato un mandato apposito ai parlamentari grillini di presentare a Sala d’Ercole la mozione di sfiducia contro il presidente della Regione.

“E’ un fatto importante, ma anche storico. È la prima volta, infatti, nella lunghissima storia del Parlamento isolano, che un presidente venga sfiduciato su mandato del popolo”, dice una nota del M5S.

“E’ l’applicazione della vera democrazia, delle decisioni che partono dai cittadini per arrivare nei ‘Palazzi’ del potere. Noi siamo stati eletti per rappresentare i cittadini e se per loro è giusto che Crocetta vada a casa, noi dobbiamo adoperarci perché il meccanismo si inneschi con una mozione presentata al Parlamento”.

Adesso, i deputati 5 Stelle dovranno dare seguito all’esito del voto: per presentare una mozione di sfiducia servono 18 firme; i grillini dovranno trovare ora altri 4 parlamentari che aggiungano anche la loro firma.

Più volte, il Movimento 5 Stelle aveva ipotizzato di presentare una mozione di sfiducia contro Crocetta. Le tesi pro e contro la sfiducia erano state dibattute precedentemente nel corso di un’assemblea regionale del Movimento, tenuta domenica scorsa ad Enna.

A far pendere pesantemente il piatto della bilancia verso la sfiducia, sono state le troppe risposte non date su questioni come il reddito di cittadinanza, gli aiuti alle piccole imprese, i rifiuti, l’energia, la moneta complementare, tutti punti che il Movimento gli aveva espressamente sollecitato.

“Su queste tematiche – raccontano i deputati grillini – avevamo chiesto a Crocetta risposte precise. Non ne è arrivata nessuna. Mente la Sicilia brucia è assurdo e vergognoso che al centro del dibattito politico siano le poltrone e il rimpasto di governo. E’ ora di dire basta, per noi è il momento di tornare a votare”.

Ad indirizzare il voto verso la sfiducia ha pesato parecchio anche la retromarcia sul Muos, con la quale Crocetta ha revocato la sua precedente revoca delle autorizzazioni ai lavori per l’impianto radar di Niscemi, dando via libera ai lavori per la contestatissima base americana.

Naufraga, così, definitivamente, il tanto decantato, dal governatore, ‘Modello Sicilia’, basato su una convergenza dei grillini sui provvedimenti che il governo avrebbe presentato al Parlamento. Un Modello subito entrato in crisi, proprio per il modo di agire del governo e per l’immobilismo dei vari assessori, più volte sottolineato dai parlamentari del M5S.

Vedremo, adesso, se e chi, tra i deputati delle opposizioni, a appena un anno dall’ultima campagna elettorale, avrà il coraggio di firmare e poi, eventualmente, votare una mozione di sfiducia contro il governatore.


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