Katanè Handling, accordo sull’assenteismo Resta il mistero sui 21 dipendenti licenziati

Continuano le nubi e le schiarite sulla vicenda della Katanè Handling, la società di gestione dei servizi ad aerei e passeggeri dell’aeroporto etneo Fontanarossa. Dopo il licenziamento di 21 dipendenti per motivi disciplinari, in settimana si sono succedute le dichiarazioni di difesa e di denuncia dell’azienda, anche in risposta a sindacati e politici. Adesso, dopo una riunione notturna con le sigle sindacali, sembra essere stato raggiunto l’accordo per risolvere uno dei problemi sollevati dall’azienda: l’assenteismo di gran parte dei dipendenti. Ma sui licenziamenti in tronco resta il mistero.

Tutto comincia a fine gennaio, quando viene resa nota la notizia che 21 dipendenti della società Katanè Handling sono stati mandati a casa con tanto di sanzione disciplinare. La causa sta nei mancati straordinari effettuati dai lavoratori la sera del 2 dicembre, a seguito dell’eruzione dell’Etna e dell’emergenza cenere. Rifiuto legittimo, secondo i sindacati, considerata la non obbligatorietà di restare al lavoro dopo il proprio turno e, aggiungono, la mancata comunicazione di questa necessità aziendale a molti di loro. Un comportamento inaccettabile, rispondeva l’azienda, e che avrebbe provocato non pochi disagi anche ai passeggeri.

Sulla stampa, intanto, iniziano a trapelare le condizioni non proprio solide della società. Che avrebbe potuto approfittare della situazione per sfoltire il personale. «Non esiste relazione alcuna tra i licenziamenti e la crisi aziendale, che è invece strutturale», diceva mercoledì scorso Francesco D’Amico, presidente Katàne Handling. Problemi, spiega, spesso discussi con i sindacati senza alcuna soluzione, e «semplici da individuare: costo del lavoro fuori mercato (40 per cento in più rispetto alla media del settore, ndr), concessioni e privilegi garantiti fino ai primi anni del 2000 e, soprattutto, un tasso di assenteismo senza paragoni in qualsiasi altra azienda non solo del comparto». Più di cinquemila giorni di malattia nel 2013, la maggior parte richiesti da 205 dei 336 lavoratori che avrebbero totalizzato in media un mese di malattia, «a fronte di un terzo che non supera i tre giorni», snocciola l’azienda.

Senza considerare il rifiuto, da parte dei sindacati, di applicare dei contratti di solidarietà o cassa integrazione, continua il presidente. Per questo la Katanè Handling, ricorda ancora, aveva proposto una penale nel caso di abuso di assenze per malattia, non da detrarre allo stipendio ma da ripagare all’azienda come straordinari. Un’idea respinta in un primo momento dai sindacati, che pure ieri notte hanno siglato un accordo sul tema con l’azienda che si dice soddisfatta. Nel patto, almeno secondo le prime indiscrezioni, troverebbero spazio solo i temi delle assenze e del costo del lavoro, senza alcun riferimento a eventuali esuberi (i contratti di solidarietà richiesti prima dall’azienda) e ai licenziati. Sebbene tra i lavoratori stessi giri voce che al tavolo si sia parlato anche di loro, ma senza nulla di ufficiale.

In settimana, intanto, ad attaccare l’azienda non erano stati solo i sindacati. Giovedì arriva, infatti, una nota di solidarietà nei confronti dei licenziati inviata dalla deputata democratica all’Ars Concetta Raia e dai parlamentari Pd nazionali Luisa Albanella e Giovanni Burtone. Un invito affinché le trattative e la risoluzione dei problemi si svolgano nelle sedi adatte, senza «che eventuali criticità aziendali siano addebitabili ai lavoratori – spiegano i tre – Lo riterremmo un passo sbagliato oltre che pretestuoso». Senza dimenticare l’importanza di Fontanarossa, «sul quale è stato speso, e ancora se ne spenderà, tanto denaro pubblico», concludono i deputati Pd. Un nemmeno troppo velato riferimento alla partecipazione al 55 per cento in Katanè Handling di Sac spa, società di gestione dell’aeroporto etneo interamente pubblica e formata dalle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, dall’Irsap (istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive) Catania e dalle Provincie di Catania e Siracusa.

Un passaggio che, l’indomani, vede arrivare in risposta una lettera firmata non più solo da D’Amico, ma anche da Tonino Taverniti e Gaetano Mancini, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Sac spa. L’argomento su cui insistono è ancora l’assenteismo. «Quel dato non è solo un’anomalia, ma uno scandalo che non può e non deve essere tollerato. A maggior ragione perché la copertura delle relative perdite verrebbe effettuata, per quota parte, da un’azienda (la Sac Spa) a totale partecipazione pubblica». E quindi con i soldi dei cittadini.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Una riunione notturna tra la società di gestione dei servizi dello scalo etneo e i sindacati avrebbe portato alla soluzione di uno dei principali problemi sollevati dall'azienda: le numerose assenze dei lavoratori. Ma, secondo le prime indiscrezioni, nel patto non si farebbe alcun riferimento ufficiale ai dipendenti mandati a casa con sanzione disciplinare dopo l'eruzione del 2 dicembre. Né alla necessità di ricorrere alla cassa integrazione dichiarata in settimana, in un botta e risposta anche politico

Una riunione notturna tra la società di gestione dei servizi dello scalo etneo e i sindacati avrebbe portato alla soluzione di uno dei principali problemi sollevati dall'azienda: le numerose assenze dei lavoratori. Ma, secondo le prime indiscrezioni, nel patto non si farebbe alcun riferimento ufficiale ai dipendenti mandati a casa con sanzione disciplinare dopo l'eruzione del 2 dicembre. Né alla necessità di ricorrere alla cassa integrazione dichiarata in settimana, in un botta e risposta anche politico

Una riunione notturna tra la società di gestione dei servizi dello scalo etneo e i sindacati avrebbe portato alla soluzione di uno dei principali problemi sollevati dall'azienda: le numerose assenze dei lavoratori. Ma, secondo le prime indiscrezioni, nel patto non si farebbe alcun riferimento ufficiale ai dipendenti mandati a casa con sanzione disciplinare dopo l'eruzione del 2 dicembre. Né alla necessità di ricorrere alla cassa integrazione dichiarata in settimana, in un botta e risposta anche politico

Una riunione notturna tra la società di gestione dei servizi dello scalo etneo e i sindacati avrebbe portato alla soluzione di uno dei principali problemi sollevati dall'azienda: le numerose assenze dei lavoratori. Ma, secondo le prime indiscrezioni, nel patto non si farebbe alcun riferimento ufficiale ai dipendenti mandati a casa con sanzione disciplinare dopo l'eruzione del 2 dicembre. Né alla necessità di ricorrere alla cassa integrazione dichiarata in settimana, in un botta e risposta anche politico

Una riunione notturna tra la società di gestione dei servizi dello scalo etneo e i sindacati avrebbe portato alla soluzione di uno dei principali problemi sollevati dall'azienda: le numerose assenze dei lavoratori. Ma, secondo le prime indiscrezioni, nel patto non si farebbe alcun riferimento ufficiale ai dipendenti mandati a casa con sanzione disciplinare dopo l'eruzione del 2 dicembre. Né alla necessità di ricorrere alla cassa integrazione dichiarata in settimana, in un botta e risposta anche politico

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]