Esce nelle sale Yes Man, commedia divertente di intrattenimento, ma reinterpretata per far riflettere sui problemi causati dai ritmi insostenibili che impone la società moderna e della continua ricerca di una felicità che appare sempre più irraggiungibile
Jim Carrey e la commedia intelligente
Carl Allen (Jim Carrey) è un impiegato quarantenne apatico e infelice. Il suo malessere deriva dal fallimento del suo matrimonio, appena sei mesi dopo le nozze. Nonostante il sostegno degli amici, che tentano di farlo uscire dal guscio, Carl è depresso e passa tutto il suo tempo chiuso in casa a guardare dvd, dando buca agli amici anche durante le occasioni più importanti. Un giorno però incontra un suo ex collega che lo spinge a partecipare ad un incontro sull’autostima, dove il solito guru propina consigli e teorie infallibili su come cambiare in meglio la propria vita. Il segreto del successo starebbe nel dire sempre sì, rispondendo positivamente a qualunque richiesta per un anno. Carl accetta la sfida e la sua vita cambia davvero radicalmente: riacquista l’allegria e la voglia di vivere, aiuta un barbone in difficoltà, riconquista la fiducia dei suoi amici e si lancia da un ponte per provare l’ebbrezza del bungee jumping. Grazie al suo buon umore rinnovato, conosce Allison (Zooey Deschanel), cantante in una band di musica alternativa, spigliata e surreale, e comincia una nuova storia d’amore. Ma col passare del tempo Carl entra in un circolo vizioso, innescato dalla sua missione di essere sempre positivo, da cui non riesce più a uscire e si rende conto che dire sempre sì non è la strada per la felicità.
“Yes man”, basato sulla biografia del giornalista americano Danny Wallace, è una commedia leggera e divertente, ma che nasconde un retrogusto amaro. La società moderna, con i suoi ritmi incalzanti dettati dalla fretta, logora l’individuo, minandone gli affetti e le certezze, che si sgretolano sotto i suoi piedi. Sempre più spesso la causa scatenante della crisi sono i divorzi, ormai troppo frequenti e dovuti, forse, anche alla troppa frenesia che caratterizza le nostre vite. A causa della delusione, malessere e depressione prendono il sopravvento, spingendoci ad andare sempre alla ricerca di vie di fuga dall’infelicità, anche se alla fine dovessero dimostrarsi fragili illusioni o scorciatoie inaffidabili. La morale insita nella pellicola arriva diretta al pubblico, anche grazie alla sua semplicità, ben incorniciata da dialoghi, personaggi e da quel sapore sempre gradito di commedia brillante ben riuscita.
Il film, diretto da Peyton Reed (regista di Ti odio, ti lascio, ti…), è guidato da un fantastico Jim Carrey nel ruolo di protagonista, sempre divertente, a tratti esilarante, capace di trasmettere emozioni anche soltanto attraverso le espressioni del viso. Bella la sceneggiatura, dal tipico approccio da commedia americana d’intrattenimento: non particolarmente sorprendente, ma nemmeno banale. La pellicola ha un bel ritmo, e scorre via in un fiato, senza mai risultare noiosa.
“Yes man” è un intelligente mix tra risate e romanticismo, consigliato a chi vuole passare una serata spensierata al cinema sì divertendosi, ma con un film di qualità, un grande attore protagonista e qualche riflessione da fare sulla vita e sull’amore.