Lettera informale del primo cittadino madonita, con la quale Marcello Catanzaro si dice «amareggiato e infastidito» per la sovrapposizione di due eventi nei due Comuni adiacenti. Ma il collega Cicero al momento non intende spostare la data. Venerdì incontro a porte chiuse col vescovo
Isnello contro Castelbuono per due sagre che coincidono «Caro Mario, per rilanciare il territorio serve condivisione»
C’è un taglio a penna che annulla ogni formalità sulla scritta gentile sindaco, in sostituzione una grafia decisa ha apposto l’incipit ritenuto più opportuno. «Caro Mario»: così il sindaco di Isnello si è rivolto al collega primo cittadino di Castelbuono, senza superflue forme di mediazione passanti per un documento da protocollare. Si dice letteralmente «amareggiato e infastidito» Marcello Catanzaro, dopo aver appreso sui social di un evento pubblico programmato negli stessi giorni in cui a Isnello si attende la Sagra dei Sapori d’Autunno, appuntamento giunto alla sua quinta edizione e pertanto consolidato fra gli eventi della stagione nel territorio madonita.
Una svista o forse il metro di uno scarso interesse da parte dei promotori della manifestazione Castelbuono Porte Aperte, pubblicizzata per i giorni 9, 10 e 11 novembre, che pare non avere considerato l’impropria sovrapposizione degli eventi. Stando al programma, tra l’altro, i due eventi risultano piuttosto simili nei contenuti: degustazioni, spettacoli, visite guidate e convegni. Alla faccia del sistema e della rete madonita, tuona il sindaco del paese limitrofo e più piccolo, Isnello.
«La sagra dei sapori di Isnello – scrive Catanzaro – è giunta ormai alla sua quinta edizione e ogni anno si è sempre svolta nella seconda domenica di novembre, pubblicizzata da almeno un mese. Avendo un notevole successo grazie al lavoro di tanti giovani volontari che si sono spesi e continuano a spendersi per Isnello e in generale per il territorio madonita, convinti che un rilancio concreto dello stesso possa realizzarsi soltanto attraverso una programmazione auspicabilmente condivisa che eviti un inutile accavallarsi di eventi nel territorio, specialmente nei Comuni limitrofi». Nessuna sindrome da eterno secondo, insomma, e nulla a che vedere con un certo campanilismo becero, qui si tratta di opportunismo. La programmazione condivisa, del resto, è a detta di tutti il primo passo per il rilancio del territorio, a maggior ragione se si tratta di Comuni adiacenti, accomunati culturalmente, pur con storie molte diverse.
D’altro canto Castelbuono non avrebbe il lustro odierno a livello territoriale, riconosciuta a tutti i livelli come città ospite di grandi momenti di aggregazione ed eventi di caratura nazionale come l’Ypsigrock, se si mettesse a turno ogni volta che decide di organizzare un evento pubblico. A Meridionews Mario Cicero risponde con un secco «no comment» alla richiesta di maggiori chiarimenti. E, sollecitato dalla domanda se intende spostare l’evento Castelbuono Porte Aperte, si limita a ribadire un altrettanto asciutto e deciso «no».
Il programma resta dunque invariato ma magari i due sindaci avranno modo di confrontarsi e discutere questo venerdì, quando incontreranno il vescovo della diocesi di appartenenza, Cefalù, monsignor Giuseppe Marciante che – ironia della sorte – dibatterà a porte chiuse con le autorità del territorio proprio in tema di rilancio territoriale e di messa in rete delle comuni risorse.