Hanno deciso di ricominciare a lavorare solo quando, stamattina, l'assessore all'Ecologia e all'ambiente Claudio Torrisi ha promesso loro che saranno pagati entro il 22 giugno e non più tardi. Ma i dipendenti dell'azienda che gestisce per l'amministrazione etnea la raccolta dei rifiuti vogliono certezze: «Se non ne avremo entro il 21, sciopereremo ancora». In alcune zone della città, intanto, i cassonetti traboccavano spazzatura
Ipi-Oikos, sciopero per i pagamenti in ritardo Rientrato dopo le garanzie del Comune
Stamattina è cominciata una tregua, ma la situazione potrebbe di nuovo precipitare. Perché i dipendenti dell’Ipi-Oikos, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti per il Comune di Catania, non ne possono più dei continui ritardi nei pagamenti. Da sabato 16 giugno a stamattina hanno incrociato le braccia in uno sciopero. Che hanno interrotto solo quando Claudio Torrisi, assessore all’Ecologia e all’ambiente ha preso il suo cellulare e si è fatto promettere che gli stipendi saranno pagati. Entro il 22 giugno, non più tardi. Anche in assegni se necessario. «Sola di una cosa vi prego ha detto Torrisi ai manifestanti che si sono riuniti oggi in piazza Duomo Per favore, non mettete la città in ginocchio».
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«In ginocchio non ci possono stare i cittadini e noi sì? risponde un lavoratore, che preferisce rimanere anonimo Se ritardano a pagarci gli stipendi, noi ritardiamo a pagare le tasse e non possiamo comprare da mangiare». «Non ne possiamo più prosegue Francesco Ferrara, lavoratore Ipi-Oikos anche lui e segretario provinciale della Federazione autonoma italiana dipendenti enti locali Protestiamo oggi, sperando che il problema si risolva anche nei prossimi mesi». E se i ritardi proseguissero? «Se il 21 giugno non avremo risposte certe sui nostri pagamenti, abbiamo già in programma un altro sciopero».
Intanto, in città la situazione torna lentamente normale. Entro oggi tutti i cassonetti che traboccano spazzatura saranno svuotati e i marciapiedi ripuliti. «In centro tutto è già quasi sotto controllo, a Nord e Sud, invece, abbiamo fatto dare la priorità da adesso», conclude Torrisi.