Inter/sezioni: un laboratorio di scoperte

Inter/sezioni è il settore tematico più ampio del programma Medialab 2005-2006.

Si compone di numerosi corsi, pensati e creati appositamente per noi studenti, per trovare in ognuno di noi una passione e darci la possibilità di coltivarla. I numerosi Labs hanno una natura differente, hanno fini didattici molto diversi, ma conservano un tratto comune, tutti celano dietro la canonica lezione frontale un segreto: la scoperta di un dettaglio determinante e lo studio approfondito di questo. Naturalmente, tutto ciò, prevede un impegno alternativo e parallelo a quello tradizionale, durante il quale per motivi ovvi non ci è possibile un approccio pratico ad alcune tematiche specifiche.

 

Inter/sezioni si compone di dieci Labs, “il fumetto: scrittura e traduzione” curato da G. Marchese; “Simulacri/simulazioni: la fantascienza dalla pagina allo schermo” curato da S. Marano e C. Tramontana; “Sono solo canzonette?” a cura di G. Mirabella; “I suoni della città” a cura di S. Zorzanello; “Il gotico e l’horror: letteratura, cinema e teatro” curato da A. Ferrari e L. Trovato; “Lettura, analisi ed interpretazione dell’organizzazione territoriale” curato da G. Arena e C. Giarratana;  “<< Navigare Necesse Est>>: risorse e percorsi di ricerca on-line per lo studio dell’antichità classica” a cura di M.R. Petringa; “Rappresentazione multimediale del territorio” a cura di S. Torre; “Le forme del libro” curato da G. Lombardo e infine “Le fotografie e la storia” a cura di G. Licciardi e A. Savoca. La descrizione accurata di ciascun laboratorio la troverete nel sito della Facoltà, specificatamente nella parte dedicata ai singoli corsi del Medialab.

 

Alcuni dei docenti che tengono i corsi in questione hanno accolto il nostro invito, illustrandoci brevemente come nasce il loro corso e quali sono gli obbiettivi principali da perseguire. La coordinatrice del laboratorio “le forme del libro” Giovanna Lombardo ci dice che l’idea del corso nasce “dall’esigenza di introdurre gli studenti a una maggiore familiarità con il libro oggetto e con le sue diverse parti, che sono il risultato di determinati processi editoriali e svolgono precise funzioni comunicative. […] La parte più importante del corso sarà invece dedicata alle esercitazioni pratiche sulla produzione degli apparati funzionali che in genere costituiscono il libro”.

La coordinatrice del laboratorio “‘Navigare Necesse Est’: risorse e percorsi di ricerca on-line per lo studio dell’antichità classica” Maria Rosaria Petringa, spiega che il suo Lab si propone di “instradare i partecipanti all’uso delle risorse informatiche dedicate all’antichità classica, mettendoli in condizione di valutarne l’attendibilità e l’effettiva utilità, in modo da non smarrirsi e incorrere negli effetti collaterali di quella che potrebbe definirsi una “labirintite culturale”. L’aspetto più importante di questo corso “sarà costituito dalla diretta partecipazione degli studenti alla navigazione on-line: essi, con forme di lavoro cooperativo e propositivo, acquisiranno esperienza nell’uso pratico di strumenti di ricerca on-line quali le biblioteche digitali, le biblioteche tradizionali on-line, le riviste elettroniche, gli strumenti di ricerca bibliografica on-line”.

Uno dei coordinatori del corso “le fotografie e la storia” Gabriele Licciardi ci dice: “l’idea è quella di studiare come la fotografia può essere una fonte storica e come quindi può essere invertito il rapporto ormai consolidato che vede nella fotografia un’appendice, anche significativa, del racconto storico”.

Il coordinatore del laboratorio “il fumetto: scrittura e traduzione” Giovanni Marchese espone il soggetto del suo corso e specifica che questo deriva dalla “necessità di colmare una lacuna nella didattica delle facoltà umanistiche: non esistono infatti corsi istituzionali di storia e critica del fumetto. Il mio laboratorio in particolare offrirà l’opportunità di comprendere il fumetto come linguaggio autonomo, di conoscerne la storia”. Il docente aggiunge: “i frequentanti saranno messi nelle condizioni di intraprendere un percorso di scrittura creativa per il fumetto, perciò come elaborato dovranno scrivere un soggetto ed una sceneggiatura completa”. A quanto pare, la parola chiave di questo percorso è proprio “imparare divertendosi”.

Il responsabile coordinatore del corso “Sono solo canzonette?” Giuseppe Mirabella, promuove il suo laboratorio come un luogo dove poter dar spazio ai “talenti”, aperto a tutti quei giovani mossi da una passione ma fermi alla partenza. Il docente ci dice che il soggetto del suo laboratorio “nasce dall’aver conosciuto molti ragazzi pieni di risorse e desideri di esprimere il proprio talento attraverso la musica… ma che ancora non hanno avuto la sorte di conoscere i vari aspetti necessari perchè questa passione diventi professione”. Il docente inoltre terrà un incontro con gli studenti il 24 gennaio nei locali del Medialab, per presentare inizialmente il corso e chiarirne alcuni punti.

Alla presentazione del corso “i suoni della città” tenuta lunedì 16 gennaio 2006 durante una lezione di Storia della Musica, il coordinatore Stefano Zorzanello parla del suo laboratorio. Il docente inizia subito a svelare i segreti del corso e le sue “keywords”, tra le quali viene messa in evidenza “soundscape” (l’equivalente di “paesaggio sonoro”), un’associazione di idee insolita, vissuta sempre come una sensazione visiva, ma che in questo contesto cambia significato. Il paesaggio sonoro, infatti, rappresenta l’insieme dei suoni che ci circondano, abituali ed eccezionali. Il laboratorio, che inizierà a Marzo, produrrà a fine corso delle trasmissioni radiofoniche su Radio Zammù nelle quali si presenterà la nostra città, ma non descrivendola nei suoi monumenti o nella sua viabilità, ma solo attraverso i suoi intimi suoni.

Il coordinatore del laboratorio “Rappresentazione multimediale del territorio” Salvo Torre espone brevemente come si svilupperà il suo corso, ci dice che la nascita di questo progetto è dovuta alla volontà di “fornire agli studenti indicazioni sulle potenzialità di applicazione dei nuovi sistemi di rappresentazione del territorio. La rappresentazione è una categoria fondante delle strutture comunicative; lavorare sul modo di riprodurre, schematizzare o trasformare in icone i paesaggi può fornire spunti notevoli per tutti i tipi di comunicazione visuale”.

Loredana Trovato, coordinatrice del corso “il gotico e l’horror: letteratura, cinema e teatro” insieme ad Alessandro Ferrari, fa luce sulla struttura del suo Lab e su come è sorta l’idea: “nasce da una passione comune per la letteratura e per il cinema gotico delle origini. Convinti di interessare ed attrarre gli studenti e le studentesse con un argomento non sempre approfondito nei vari corsi (e percorsi) universitari, ci siamo posti l’obiettivo di far conoscere un “genere che non è un genere” attraverso un’analisi divertente, interessante e “curiosa” (nel senso di divergente) degli autori e delle opere più significative”.

Salvatore Marano, coordinatore di “simulacri/simulazioni: la fantascienza dalla pagina allo schermo” insieme a Carmelo Tramontana, ci spiega com’è strutturato il suo Lab di quest’anno, ispirato un po’ a “Fra giallo e noir”, il laboratorio dell’anno scorso curato insieme a Rosario Lizzio. Il docente ci descrive il suo progetto:

“il laboratorio propone una serie di attività che, a partire da testi noti e spesso prevedibili come certi telefilm o certi fumetti di genere, proveranno a mettere in evidenza genealogie e spunti di riflessione meno banali”.

 

Sembra evidente l’entusiasmo dei docenti nel voler cominciare i loro laboratori. Siamo tutti qui, pronti ad assaporare le novità di quest’anno e a metterle in pratica. Occorre solo aspettare che vengano pubblicati i calendari di tutte le lezioni.

 

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