Inps, protesta per chiusura punti Paternò e Adrano «Territorio arrabbiato, soppressione inaccettabile»

Un sit-in di protesta per dire no alla chiusura delle sedi Inps di Paternò e Adrano con probabile trasferimento Bronte, si è tenuto ieri mattina nella città paternese dinanzi agli uffici dell’Istituto della previdenza sociale di viale Kennedy. Diverse centinaia le persone che hanno aderito alla manifestazione promossa dal Comitato spontaneo dei cittadini Salviamo l’Inps di Paternò in stretta sinergia con i sindacati di Cgil, Cisl, Uil. In sostanza, entro il prossimo 30 aprile l’Inps potrebbe decidere la chiusura delle agenzie territoriali di Paternò e Adrano. Al loro posto una nuova agenzia che nascerebbe a Bronte, dove il Comune darebbe in comodato uso gratuito alcuni locali comunali. Si tratta di una proposta che dovrebbe essere esaminata dal Comitato regionale dell’istituto nazionale di previdenza sociale. A Paternò e Adrano resterebbero, quindi, solo due punti clienti. L’Inps, nei giorni scorsi, aveva inviato delle missive ai due Comuni etnei in cui si avanzava la richiesta di mettere a disposizione dei locali per l’apertura di uno sportello che fungerà da punto clienti, ossia punti di informazione e consultazione dove si potrà ottenere solo documenti base mentre per la produzione di tutte le pratiche i cittadini dei due comuni e quelli limitrofi dovranno recarsi a Bronte. 

La chiusura delle due sedi rientrerebbe in un piano di riordino dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. Così per impedire che il progetto prende concretezza, ieri mattina si sono dati appuntamento, oltre ai singoli cittadini, anche i rappresentanti istituzionali dei comuni di Adrano, Paternò, Ragalna e Santa Maria di Licodia, della deputata nazionale Luisa Albanella, del senatore Salvo Torrisi e dei candidati sindaci di Paternò alle prossime amministrative. Nel contempo a Catania i segretari provinciali Cgil, Cisl, Uil, Ugl hanno avuto un incontro con il comitato provinciale dell’Inps proprio per affrontate tale problematica. «Come cittadini siamo stati che questo territorio subisca l’ennesimo scippo – ha detto Valentina Borzì, portavoce del comitato Salviamo l’inps Paternò – Dopo la chiusura del punto nascita, del tribunale e della Serit, riteniamo a questo punto dire basta. È doveroso avere un tavolo di confronto per capire le reali motivazioni di questo trasferimento tenendo conto che il sindaco di Paternò ha dichiarato di poter dare gratuitamente dei locali all’Inps». 

Sulla stessa lunghezza d’onda i sindaci del comprensorio paternese sono pronti a fare fronte comune: «Non ci sta bene questo modo di agire – ha affermato Pippo Ferrante, sindaco di Adrano – Comprendiamo la politica di razionalizzazione, ma quando si procede in quest’ottica bisogna chiamare le parti interessate, ossia i sindaci; condividere le strategie. Se la questione sono i locali, li abbiamo messo a disposizione». Il sindaco di Paternò Mauro Mangano parla di una proposta irrazionale: «Da tempo avevo scritto all’Inps dando la mia disponibili a dare i locali». Salvo Chisari, sindaco di Ragalna, parla di «un territorio arrabbiato, perché depredare il nostro comprensorio di servizi essenziali è davvero inaccettabile». Commento unanime da parte dei sindacati che criticano la proposta: «È impossibile chiudere la struttura Inps di Paternò – hanno detto Roberto Prestigiacomo e Pippo La Spina, rispettivamente sindacalisti di Uil e Cisl – sulla quale si appoggia un utenza di 130mila persone che vanno da Misterbianco per arrivare a Paternò. Si tratta di una battaglia sociale per difendere i comprensori di Adrano e Paternò: chiediamo anzi l’ampliamento».  

La deputata nazionale del Pd Luisa Albanella ha manifestato la sua solidarietà ai «paternesi, ma non solo. Ho parlato con i vertici Inps regionali e mi è stato detto che da Paternò verrebbe spostato il back-office, mentre il front-office dovrebbe essere rafforzato – spiega – È importante stare vicino ai cittadini di Paternò che per l’ennesima volta vengono defraudati di un ulteriore servizio». Intanto da Catania al termine dell’incontro tra sindacati e vertici Inps provinciali Giacomo Rota della Cgil ha sottolineato il «clima costruttivo che si è venuto a instaurare, chiedendo un immediato incontro tra i sindaci del comprensorio, i sindacati e l’Inps perché si possa trovare assieme una soluzione. I funzionari Inps avrebbero dato la propria disponibilità a incontrare, probabilmente già dalla prossima settimana, i sindaci». Dalla direzione regionale Inps è giunta una nota stampa sulla vicenda.

«Il piano organizzativo e logistico – la cui proposta, avanzata dal direttore regionale dell’Istituto è, per la sua attuazione, in attesa dei necessari provvedimenti presidenziali – è basato sulla coesistenza, su base territoriale, di agenzie, punti Inps e punti cliente, nonché di intermediari abilitati. Come tale, il piano è caratterizzato da un’articolazione più complessa che, non solo non determinerà un ridimensionamento della presenza dell’Istituto sul territorio, ma, al contrario, garantirà un maggior presidio delle funzioni istituzionali, livelli più adeguati ed omogenei di servizio, oltre che una più alta qualità di relazioni nel territorio di riferimento», spiega la direzione regionale Inps. La quale continua: «Per il conseguimento di tali obiettivi, il piano prevede una presenza più capillare di servizi personalizzati e consulenziali, i quali si accompagnano a uno sviluppo delle modalità di ricezione per appuntamento, sia di presenza che in modalità a distanza e, in termini assoluti, a un aumento considerevole delle postazioni aperte al pubblico». 

E ancora: «È proprio grazie a questo ampliamento in termini quantitativi e qualitativi dell’offerta di servizio, che l’utenza avrà la possibilità di accedere – in ogni struttura del territorio siciliano, a prescindere dalla residenza e dal luogo ove la pratica viene lavorata e definita – ad ogni tipo di informazione, comprese quelle concernenti prodotti specialistici o di maggiore diffusione, per molti dei quali è oggi necessario rivolgersi alle strutture con articolazione più complessa, come le direzioni provinciali». In modo del tutto coerente «con quanto appena evidenziato, il piano prevede, nei territori ove è prevista la trasformazione dell’attuale agenzia territoriale in punto Inps ubicato all’interno di locali concessi in comodato d’uso dai Comuni, la quotidiana operatività di postazioni aperte al pubblico, dal lunedì al venerdì, per un totale di 20 ore settimanali», conclude la nota della direzione regionale. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]