Indagati ex assessora Bonafede e il marito Carrara Per finanziamento a un progetto di albergo diffuso

Appalti e corruzione all’Anas di Firenze. Nell’inchiesta della procura del capoluogo toscano finisce anche un finanziamento della Regione Sicilia. Coinvolta l’ex assessora regionale Ester Bonafede e la funzionaria dell’assessorato al Turismo Anna Maria Spanò. Gli inquirenti toscani sarebbero arrivati ai soggetti siciliani, indagando su una delle società che sarebbero state coinvolte nel sistema di corruzione. Bonafede è attualmente vicecommissario dell’Udc in Sicilia. 

L’indagine a suo carico riguarderebbe presunti illeciti in finanziamenti della Regione Sicilia nel settore residenziale e turistico. Ma non solo. Nell’inchiesta risulterebbe coinvolto anche il marito, l’ex magistrato Carmelo Carrara, per anni in procura a Palermo, poi eletto sindaco di Terrasini nelle liste dell’Udc, attualmente avvocato. L’ex assessora non sarebbe coinvolta per il suo ruolo nella giunta Crocetta, in cui ha avuto la delega alla Famiglia, ma piuttosto come tecnico.

La tranche siciliana dell’inchiesta della Procura di Firenze ruoterebbe, infatti, attorno alla realizzazione di un albergo diffuso a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. I lavori riguardano la ristrutturazione di una trentina di immobili nel centro storico del paese da parte di un imprenditore del settore turistico, per un importo complessivo di circa quattro milioni di euro cofinanziato al 50 per cento con fondi europei. Bonafede è la direttrice dei lavori. 

Carrara e Bonafede, grazie a rapporti privilegiati con funzionari regionali, avrebbero accelerato le pratiche per avere finanziamenti pubblici di due milioni di euro a fondo perduto per la costruzione dell’albergo diffuso. I lavori di realizzazione sarebbero stati appaltati dall’imprenditore Giuseppe Cassarà alla ditta riconducibile all’ex assessore e al marito, la Infrarec.

Oggi i carabinieri del Ros hanno effettuato una serie di perquisizioni, verificando anche l’attività e la gestione della Scae, una delle imprese interessate agli appalti, amministrata in passato da uno degli imprenditori arrestati e perquisita nella prima fase dell’indagine. Nel 2015 la ditta risulta essersi aggiudicata appalti indetti dal compartimento Anas di Firenze per oltre cinque milioni di euro. Amministratore di fatto, spiegano gli investigatori, era l’imprenditore messinese Marcantonio Pinto Vraca, arrestato oggi, che avrebbe agito d’intesa con un avvocato palermitano: Carmelo Carrara.

A quest’ultimo e alla moglie Bonafede si contestano i reati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla corruzione. I militari hanno perquisito l’abitazione dell’ex assessora e lo studio legale del marito. Si tratta di un filone dell’inchiesta sulle presunti tangenti in appalti Anas in Toscana. Sono indagati anche Antonino Mazzeo, ex capo compartimento Anas Toscana e Roberto Troccoli, ex capo servizio amministrativo Anas Toscana e agli imprenditori messinesi Gianfranco Recupero e Vraca. 

Secondo gli investigatori, Vraca, socio occulto dell’impresa Scae, sarebbe «persona capace di far valere la forza dell’intimidazione con metodo mafioso». Sarebbe lui ad aver corrotto i pubblici ufficiali Mazzeo e Troccoli. L’avvocato Carrara – insieme a Vraca, alla moglie e all’imprenditore Recupero –  avrebbe usato la Scae per avere appalti pubblici indetti dal compartimento Anas di Firenze grazie all’aiuto di Mazzeo e Troccoli. 

«Pinto Vraca e Carrara – scrivono i magistrati – godendo di una rete di relazioni politico-istituzionali, erano in grado di soddisfare le aspettative di carriera e di futuro trasferimento in altre sedi gradite di Mazzeo e Troccoli, entrambi in servizio a Firenze». In cambio la Scae, nel 2015, si è aggiudicata dall’Anas appalti per lavori di oltre 10 milioni. Bonafede, inoltre, si sarebbe servita di false fatture emesse dalle imprese di Recupero e Vraca per avere finanziamenti pubblici per alcune sue attività. Vraca, Carrara, Bonafede e Recupero, secondo i magistrati, avrebbero costituito «un unitario centro di interessi imprenditoriali» che avrebbe, dopo il 2015, proseguito la propria attività anche in Sicilia, affidando all’ex assessore e al marito «lavori di ristrutturazione di immobili riconducibili a loro società beneficiarie di erogazioni pubbliche a fondo perduto dalla Regione Siciliana». In particolare attraverso false fatture emesse dalla Scae gli indagati avrebbero aumentato i costi dei lavori per giustificare gli importi richiesti.

Nell’ambito dell’indagine – coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze – oggi sono finiti agli arresti domiciliari otto imprenditori con l’accusa di corruzione nell’ambito delle procedure di assegnazione di appalti e commesse del compartimento Anas di Firenze. Secondo quanto appreso, perquisizioni sarebbero in corso nei confronti di altre persone indagate nell’inchiesta.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]